Istituita la 'Borsa di sant’Omobono', una rete di carità sul territorio
Nella mattinata di oggi, venerdì 2 ottobre, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni e del direttore di Caritas Cremonese don Pierluigi Codazzi, affiancato dall’operatore del Centro d’ascolto Alessio Antonioli, è stata ufficialmente presentata la ‘Borsa di sant’Omobono’. Un aiuto per sostenere soprattutto coloro che hanno un lavoro precario oppure lo hanno perso a causa del Coronavirus; un modo per non essere lasciati soli in un momento di grande difficoltà.
È questa la missione della “Borsa di sant’Omobono“, istituita dalla Diocesi di Cremona e operativa a partire dal 4 ottobre 2020. Un fondo speciale creato per esprimere prossimità e offrire un aiuto concreto a coloro che, a causa della pandemia, non hanno alcuna forma di sostentamento oppure sono in gravi, anche se temporanee, difficoltà economiche. La “Borsa di sant’Omobono” ha come scopo la prossimità nell’emergenza alimentare, nel pagamento delle utenze e nella ricollocazione nel mercato del lavoro.
Il suo funzionamento è affidato alla Caritas diocesana, alla rete delle Parrocchie, dei centri di ascolto delle Caritas e della San Vincenzo e, dove possibile, agirà in accordo con gli Enti pubblici. Potrà avvalersi anche di enti accreditati, soprattutto nella ricerca attiva del lavoro.
Inizialmente la “Borsa di sant’Omobono” sarà alimentata dalla Caritas diocesana, che si avvarrà anche di fondi messi a disposizione dalla Caritas nazionale, proprio per l’emergenza Covid-19, e della CEI dall’8xmille. Potrà, inoltre, essere sostenuta dalle offerte deducibili dei privati, delle aziende e delle fondazioni, come anche dalla compartecipazione di parrocchie e associazioni. Le comunità hanno il cuore grande e, soprattutto nelle difficoltà, hanno sempre saputo dimostrarlo con fervore. Oggi più che mai c’è bisogno di sostenersi gli uni con gli altri, moralmente e anche economicamente.
Le risorse saranno ridistribuite alle fasce più deboli attraverso le valutazioni di gruppi di lavoro zonali, facenti capo alla Caritas diocesana, in base ad un preciso regolamento (scarica qui).
Ai parroci, ai religiosi, agli operatori e ai volontari delle parrocchie e dei centri di ascolto delle Caritas e San Vincenzo parrocchiali il fondamentale compito dell’ascolto e della raccolta delle richieste di aiuto. A loro sarà fornita comunicazione circa gli esiti di ciascuna richiesta di intervento.
La “Borsa di sant’Omobono” è un aiuto concreto per dare sostegno alla povertà creata dall’emergenza sanitaria. Ma l’impegno sarà, anche dopo l’emergenza, continuando nel tempo, perché divenga uno strumento permanente ed efficace di carità. La generosità di sant’Omobono è divenuta proverbiale: la sua borsa non si esauriva, proprio perché sempre pronta ad aprirsi ai bisogni. A tutti, indistintamente – come anche alle realtà associative e imprenditoriali – è chiesto di contribuire al suo mantenimento.