Cronaca

Ponchielli, la scelta del sindaco spacca anche la maggioranza Voto con solo 14 consiglieri

Al termine di un Consiglio Comunale durato poco meno di sei ore, la votazione sull’ordine del giorno riguardante il Teatro Ponchielli, ed in particolare la nomina a nuovo Sovrintendente di Andrea Cigni, ha visto partecipare soltanto 14 consiglieri, sindaco compreso, ma con sei assenti nella stessa maggioranza. Solo in 13, infatti, hanno ascoltato le parole del sindaco Gianluca Galimberti, attaccato per il rapporto di amicizia con lo stesso Cigni e, in qualità di presidente della Fondazione del teatro, per aver contribuito alla spaccatura del cda, con due consiglieri – Marcotti e Lazzarini – che hanno annunciato le proprie dimissioni. La votazione è valida, in quanto basta, per avere il numero legale, che sia presente un terzo dei consiglieri. Il segnale politico, però, è stato lanciato. Insieme alle minoranze (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Viva Cremona e Movimento 5 Stelle) che hanno abbandonato in blocco la Sala durante l’intervento dell’assessore alla Cultura Luca Burgazzi e prima di quello del primo cittadino, non hanno partecipato alla votazione anche alcuni consiglieri di maggioranza, a partire dai consiglieri di Articolo 1 Ghelfi e Ruggieri ed altri del Pd.

Il dibattito che ha preceduto la replica di Galimberti e la votazione stessa è stato particolarmente acceso, come lasciavano presagire gli ordini del giorno presentati  da Maria Vittoria Ceraso, che domandava anche la revoca dell’intero cda della Fondazione, e Marcello Ventura che chiedeva delucidazioni sul processo di selezione. Il voto ha riguardato solo gli Odg proposti, respinti in blocco all’unanimità dai presenti. Il sindaco ha dichiarato che “aveva un’idea” e “di non averla mai nascosta”, ma anche che “era giusto che questa idea dovesse essere messa in discussione e sottoposta a valutazione da parte di terzi” e che “questa valutazione ha confermato la qualità della candidatura”. Galimberti ha anche ricordato che la volontà di affidarsi ad una società esterna per la selezione dei curriculum è stata “proposta dai soci” e che “la politica di questa società non è di scegliere, ma di offrire una scelta che poi è passata dal cda”.

Il primo cittadino, in ogni caso, difende la nomina di Cigni: “Rispetto alle valutazioni numeriche, il candidato Cigni ha avuto ottimi punteggi: su quattro criteri di contenuto si colloca secondo rispetto a questa valutazione numerica, che però non era l’unico parametro. Nel corso dei colloqui sono emerse particolari caratteristiche e possibilità di impegno da parte dei vari candidati, ma non posso entrare nel merito. Parlo di Cigni perché è stato nominato e posso dire che ci sono stati elementi che hanno condizionato le scelte e le non scelte”. Riguardo alla fuga di notizie circa la rosa dei candidati a nuovo Sovrintendente del Teatro Ponchielli, Galimberti ha chiosato: “Non ho imputato nulla alla stampa, che fa le sue scelte e il suo lavoro, ma non è stato mantenuto l’impegno di riservatezza chiesto ai membri del cda”.

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