Cronaca

Poste, organico carente e premi di risultato: sciopero con blocco degli straordinari fino al 17 marzo

Carenze d’organico ormai croniche e premi di risultato ancora da percepire. Tornano in agitazione i dipendenti delle poste e i primi disagi si avvertono in città. Dal 27 febbraio al 17 marzo i sindacati – Cisl, Uil, Confsal Ugl – hanno proclamato lo sciopero con blocco degli straordinari negli uffici postali come nei servizi di recapito della corrispondenza. “I motivi della vertenza – spiega maurizio Tassi per la Slp Cisl – rappresentano un quadro preoccupante della qualità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese, con un’Azienda incapace di dare risposte in un mercato in forte evoluzione che sta portando gravi ripercussioni e demotivazioni fra i lavoratori per il mantenimento dei livelli occupazionali e sulle prospettive per il futuro. Una vertenza, quindi, che ha come obiettivo principale quello di una migliore offerta dei servizi attraverso la soluzione dei molti problemi che attualmente ne frenano lo sviluppo”.
Nel nostro territorio, fa sapere la Cisl, mancano  35 unità fra impiegati e consulenti e 40 addetti al recapito.
Per quanto riguarda i servizi postali e il recapito della corrispondenza, commenta Tassi, “si registrano gravi e continue inadempienze aziendali in merito alle coperture degli organici, alle disponibilità immobiliari, ai mezzi di trasporto, sulla sicurezza e nella rete dei collegamenti che peggiorano le condizioni dei lavoratori applicati e dei servizi alla clientela”.
Situazione difficile anche negli uffici postali per le attività finanziarie e commerciali. “A fronte della necessità di adeguare l’attività degli Uffici alle esigenze di un mercato in forte evoluzione – continua il sindacalista – persiste la carenza degli organici di impiegati e di consulenti con una piattaforma tecnologica non adeguata che spesso blocca e rallenta le attività mentre aumentano le pressioni commerciali ai limiti del lecito che spingono i lavoratori ad assunzioni di responsabilità non conformi alle normative antiriciclaggio”.
Infine, la querelle sul premio di risultato: “A fronte degli sbandierati risultati di bilancio relativi al 2010 e già preannunciati anche per il 2011 – dice Tassi -, l’Azienda non ha provveduto al pagamento ai lavoratori del saldo dell’intera quota del Premio 2010 nel mese di giugno e non ha ancora inteso effettuare una seria trattativa per il rinnovo per il prossimo triennio. Un’azienda dalla doppia verità: una esterna che sbandiera utili di bilancio e che, di conseguenza, distribuisce lauti compensi solo al management centrale; una interna dove, invece, vengono rappresentate difficoltà economiche e di ricavi che portano ad una continua riduzione degli organici (con perdita di qualità nei servizi) e degli investimenti di ogni genere, finanche nelle quotidiane manutenzioni di strumenti e mezzi”.

Con la vertenza in corso e con il rispetto dello stretto orario di lavoro da parte di tutti i dipendenti sono a rischio: il regolare recapito della corrispondenza nelle zone prive di titolare, il recapito dei quotidiani al sabato (che in molte realtà viene effettuato con gli straordinari), lo smaltimento code agli sportelli agli orari di chiusura al pubblico.

 

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