Banchi accatastati in via Palestro per essere smaltiti
Tutti ammassati l’uno sull’altro, prima in cortile, poi in strada per essere raccolti per lo smaltimento. C’è la storia di molti studenti sui banchi che lasciano le aule scolastiche, storie di successi e di sconfitte sulle sedie consunte, giudicate ormai inservibili. Qualche marchio indelebile di chi è passato tra loro, una scritta sul bordo e certi gesti incivili. Il vecchio che posto al nuovo corso, frettolosamente, potremmo aggiungere, perché come spesso accade, tra discussioni e ritardi si è arrivati fin troppo a ridosso della nuova stagione.
Poco tempo per decidere e per scegliere, perché in mezzo a tanti rottami, che avevano bisogno di essere sostituiti, c’è anche qualche pezzo che avrebbe meritato un’altra vita, non di finire nel calderone dello smaltimento. Una parte dell’arredo scolastico, quello in buone condizioni, sarà comunque conservato e stoccato in magazzini dell’Amministrazione Provinciale, a partire dai banchi biposto, quelli che non possono essere utilizzati dagli studenti in questo periodo di contrasto al Covid-19. Quelli scartati dai vari istituti vengono in questi giorni prelevati dalla ditta Isacco che provvederà alla rottamazione e allo smaltimento: non solo banchi e sedie, ma anche armadi e arredi vari ormai deteriorati.
Si tratta comunque di una pratica comune, che si ripete ogni anno su richiesta dei presidi per poter rinnovare gli arredi inservibili. Un ricambio che quest’anno balza ancora più all’occhio, dopo decenni in cui la scuola ha dovuto farsi bastare le poche risorse a disposizione. Complice la pandemia e contributi più consistenti, le scuole hanno potuto spazzar via il vecchio e far posto al nuovo, l’auspicio è che ciò che è stato messo da parte non venga dimenticato perché ci sono tante realtà locali o anche lontane che potrebbero dar loro una seconda vita.
Cristina Coppola