Cronaca

4 nuovi positivi in, provincia di Cremona, 239 in Regione: indice pari al'1,75%

Quattro contagi in più in provincia di Cremona e 239 in tutta la regione, su un totale di 13.663 tamponi eseguiti, quindi con un indice di positività pari all’1.75%, in leggera crescita rispetto ai giorni scorsi.  Sono questi i dati aggiornati per domenica 23 agosto della Lombardia. Dei 239, 26 sono ‘debolmente positivi’ e 5 a seguito di test sierologico; i guariti/dimessi sono complessivamente 75.678 (+29), di cui 1.265 dimessi e 74.413 guariti;  in terapia intensiva ci sono 14 persone (stabile) e i ricoverati non in terapia intensiva sono  148 (stabili). I decessi, sono aumentati di 4 unità portando il totale complessivo a 16.856.

“Oggi – commenta l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera – registriamo 239 casi positivi. Di questi, 190 sono riferiti a persone che hanno meno di 50 anni. Due terzi delle positività riguardano cittadini che rientrano dall’estero e i loro contatti diretti. L’incremento dei casi positivi in Lombardia va sempre rapportato al numero dei tamponi effettuati. Senza mai dimenticare che, se si ragiona in termini di confronti assoluti, il numero degli abitanti della Lombardia è pari a un sesto della popolazione nazionale. In tal senso, negli ultimi giorni, le percentuali della Lombardia sono in linea e spesso migliori di quelle di altre regioni.

“In tre giorni – continua Gallera – grazie alle postazioni attivate all’aeroporto di Malpensa sono stati effettuati 4.200 tamponi. Solo oggi ne sono già stati fatti altri 1.200 e contiamo di arrivare a 2.000 entro sera. I primi 1800 esiti refertati hanno evidenziato 8 positività. Le operazioni si stanno svolgendo regolarmente. A Linate invece sono stati eseguiti 760 tamponi in due giorni e allo spazio adiacente la fiera di Bergamo, 600 tamponi da ieri mattina per i passeggeri in arrivo allo scalo di Orio al Serio.

“Non siamo in una situazione di emergenza ma non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, ore più che mai. L’utilizzo della mascherina e il rispetto delle norme di sicurezza in questo momento è importante almeno come lo è stato durante la fase 1. Dobbiamo evitare che la diffusione del virus torni a moltiplicarsi in modo esponenziale”.

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