Cronaca

Dentix, l'Ordine degli odontoiatri di Cr: 'Privilegiati interessi economici sull'etica'

Sulla mancata ripartenza, dopo la quarantena, delle cliniche Dentix, è intervenuto anche l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Cremona. “In relazione alle recenti notizie che vedono la chiusura di diversi centri odontoiatrici di un noto gruppo in tutta Italia ed anche a Cremona”, si legge nella nota a firma del presidente dell’Ordine Gianfranco Lima e del presidente della Commissione Albo odontoiatri Andrea Morandi, si esprime “forte preoccupazione per la tutela della salute orale dei numerosi pazienti che nell’arco di breve tempo sono stati letteralmente abbandonati”.

“Già in passato alcuni servizi giornalistici avevano evidenziato come alcune catene cosiddette “low cost”, fossero sostenute da fondi di investimento e che l’interesse dello svolgere l’attività odontoiatrica fosse più orientato ad esigenze di profitto che di cura. Così come già si erano registrati casi analoghi, con altre strutture che improvvisamente cessavano attività senza alcuna motivazione plausibile né alcuna tutela per i pazienti. Ora anche a Cremona viviamo questa situazione gravissima.

Stiamo parlando di migliaia di pazienti abbandonati a loro stessi, con cure in corso da terminare, senza la possibilità di trattamento per le eventuali urgenze, senza la possibilità di avere contatti con il personale medico e per giunta con finanziamenti attivi da continuare comunque a saldare nonostante le cure non proseguano. In città e provincia non risulta ad oggi un solo studio di odontoiatri liberi professionisti che non abbia riaperto, dopo la pandemia, adducendo analoghe motivazioni.

Si è avuto riscontro al contrario che gli Odontoiatri si siano organizzati con grande impegno in termini di formazione del personale ed in termini di investimenti per reperire i dispositivi di protezione individuale nonchè per attuare i protocolli idonei al fine di continuare a garantire le cure urgenti in assoluta sicurezza.

Da diverse settimane inoltre, non appena giunte dal Ministero della Salute le indicazioni operative, gli studi hanno ripreso, dopo ulteriore adeguamento di DPI e protocolli, anche ad erogare le cure ordinarie ed al momento non risultano studi odontoiatrici chiusi in relazione alla pandemia.

E’ per questo francamente inaccettabile, e pare una ulteriore dimostrazione di scarsa serietà e trasparenza verso i pazienti, anche alla luce del comportamento della comunità odontoiatrica cremonese che con serietà, sacrifici e spirito etico si è adoperata per proseguire ad erogare le cure ai propri pazienti, che venga quindi assunta come giustificazione la pandemia per dare una spiegazione a questa chiusura protratta.

E’ chiaro che la professione odontoiatrica nell’era Covid-19 richieda sforzi importanti sotto ogni punto di vista: forse qualcuno proprio in relazione alla situazione, conti alla mano, ha preferito prendere decisioni che nulla hanno a che vedere con etica e deontologia ma con interessi economici.

Ci auguriamo che questo ennesimo episodio possa davvero portare ad una riflessione più ampia sull’etica della professione a cui anche le società di capitale si devono attenere: il medico persegue attività di cura senza sottostare ad interessi di qualsiasi natura od imposizioni.

Le spinte commerciali e pubblicitarie non hanno nulla a che vedere con la professione odontoiatrica e medica in generale ma più con una logica di profitto che può finire per danneggiare i pazienti che, come nel caso specifico, si ritrovano letteralmente abbandonati in mezzo ad una strada dall’oggi al domani.

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Cremona, nel perseguire il fine di tutela della salute dei Cittadini, è a disposizione per segnalazioni ed informazioni per tutti i pazienti che si trovano a vivere questa situazione ribadendo quanto il rapporto di fiducia con il proprio odontoiatra, basato sul rispetto reciproco, sulla trasparenza e sulle competenze, sia fondamentale affinché situazioni di questa portata non si debbano verificare più”.

Al fianco dei consumatori danneggiati si schiera anche Adiconsum che si è attivata per fornire a tutti gli interessati la consulenza e l’assistenza, anche specialistica, necessaria alla tutela dei propri diritti.

“In particolare”, spiega Franco Mosetti, presidente Adiconsum Asse del Po, “Adiconsum ha predisposto, come primo step, un modello di diffida da inviare a Dentix per la formale messa in mora, necessaria anche per bloccare il pagamento degli eventuali contratti di finanziamento collegati. Si rammenta infatti che qualora Dentix, in occasione della stipula del contratto per le cure odontoiatriche, abbia suggerito anche la sottoscrizione di un contratto di finanziamento, il pagamento delle rate è sempre subordinato all’adempimento dell’obbligazione principale, ovvero all’esecuzione delle cure odontoiatriche pattuite; con la conseguenza che se non avviene l’adempimento il contratto si risolve e trascina con sé anche il finanziamento collegato”. Adiconsum invita pertanto tutti coloro che abbiano in corso delle cure non completate con Dentix, o che comunque abbiano ancora aperta una posizione medica e/o finanziaria, a prendere contatto con le proprie sedi – per fissare un appuntamento – telefonando ai seguenti numeri presso le Sedi Cisl della provincia:

– Cremona – tel. 0372-596811

– Crema – tel. 0373-390100

– Casalmaggiore – tel. 0375-036840

– Soresina – tel. 0374-033400

 

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