Ambiente

Via libera alle 'passeggiate' in bici, ma con limitazioni: i consigli della Fiab

foto d'archivio (Sessa)

Nella città che sta lentamente riprendendo vita, tornano a circolare più abbondanti di prima anche le biciclette e per loro la Fiab di Cremona ha approntato un decalogo con le regole da seguire. Ecco quello diffuso da Piercarlo Bertolotti (Fiab Cremona e Lombardia) dalla sua pagina Facebook.

“Dall’ aggiornamento ministeriale del 2 maggio (http://www.governo.it/it/faq-fasedue) e dalla circolare del 2 maggio 2020 sulle regole relative all’uso della bicicletta, riteniamo che le norme siano da intendersi come segue:
L’utilizzo della bicicletta è possibile per effettuare spostamenti necessari (lavoro, acquisti essenziali, motivi di salute, visite ai “congiunti”). Inoltre, l’uso della bicicletta è consentito per effettuare attività motoria e sportiva amatoriale, cioè si può andare in bicicletta per “tenersi in forma” dal punto di vista psico-fisico, senza una finalità di raggiungimento di qualche destinazione.

Andare in bici per spostamenti necessari è possibile ovunque, sempre muniti di autocertificazione che specifichi il motivo di necessità che ci spinge. Andare in bici per attività motoria/sportiva è possibile esclusivamente nella propria regione di residenza. E’ assolutamente consigliabile avere con sè l’autocertificazione anche quando si è in bicicletta per attività motoria/sportiva, anche se non risulta dichiarata l’obbligatorietà in questo caso, per evitare inutili problemi con le forze dell’ordine in caso di controllo.

In Lombardia per qualsiasi utilizzo della bicicletta è necessario indossare la mascherina oppure, in subordine (cioè non disponendo di mascherina) indumenti che coprano bocca e naso. Poichè l’attività aerobica con l’uso della mascherina è sconsigliabile se non dannosa per la salute, oltre che porre rischi di sicurezza stradale quando il ciclista con occhiali si trova con lenti appannate e visibilità drasticamente ridotta viene precisato: prima e dopo ma NON durante l’attività.

L’attività in bicicletta è consentita solo in forma individuale; in fase di sorpasso o incrociandosi sullo stesso percorso, è obbligatorio rispettare una distanza minima di 2 metri da altri ciclisti e pedoni. (è preferibile mantenere una distanza prudenziale anche superiore, di 4-5 metri).

E’ consentito utilizzare mezzi di trasporto propri (quindi auto con bici sul portapacchi o nel bagagliaio) o pubblici (quindi bici+treno o metro) anche per raggiungere l’area in cui si intende andare in bicicletta per attività motoria e sportiva (era già possibile nel caso di spostamenti di assoluta necessità). Nel caso del bici+treno, tuttavia, il servizio resta condizionato ad eventuali restrizioni fissate dal gestore del servizio ferroviario (Trenord o Trenitalia). Al momento non risultano limitazioni, fermo restando che il capotreno ha sempre la facoltà di vietare il carico della bicicletta in caso di indisponibilità di spazio sufficiente per l’affollamento di viaggiatori. Questo potrebbe essere reso più facile dalla diminuita capacità di carico dei treni dovuta al distanziamento.

Come associazione ambientalista, inoltre, FIAB invita a non ricorrere all’uso dell’auto privata, scegliendo percorsi che partano direttamente dalla propria abitazione. Persistendo ancora aree di incertezza suscettibili di interpretazioni soggettive, il Coordinamento FIAB Lombardia:
• non si assume responsabilità delle informazioni qui riportate
• chiede a tutti i ciclisti la massima prudenza e senso di responsabilità;
• invita tutti i ciclisti a rimanere informati e a seguire gli aggiornamento, utilizzando le fonti certe del Governo e delle proprie Regioni di residenza”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...