Lettere

'Considerazioni sulla sentenza
del Consiglio di Stato. Quali
ripercussioni sul futuro?'

da Maria Vittoria Ceraso

Pur nella consapevolezza che nel tempo che stiamo vivendo ogni questione non attinente all’emergenza covid risulta essere marginale e di poca importanza e che tutte le forze politiche, maggioranza e minoranza, dovrebbero accantonare ogni contrapposizione per dedicarsi con la massima disponibilità e collaborazione alla ripartenza della nostra città gravemente ferita negli affetti più cari e nell’economia, credo però che la sentenza del Consiglio di Stato meriti qualche considerazione.
Sembra infatti che l’Amministrazione Galimberti, che tanto ha decantato in passato la sua bravura nel redigere un contratto tale per cui sarebbe stata in grado di risolverlo al minimo inadempimento di Sport Management, sia stata essa stessa incapace di applicarlo correttamente e secondo buona fede.
Il Consiglio di Stato ha infatti rilevato che il Comune non ha, in maniera illegittima, concesso l’arbitrato richiesto da S.M, non ha fornito al concessionario la documentazione necessaria per redigere il progetto per la riqualificazione dell’impianto nonostante gli obblighi di collaborazione previsti dal contratto, non ha contestato in maniera corretta le infrazioni rilevate e denunciate dal personale anche attraverso un esposto in procura e non ha realizzato le opere di straordinaria amministrazione di sua competenza relative ad esempio al cambio dei filtri e all’impianto di areazione.
Certamente il fatto che per un anno e mezzo Sindaco e Giunta abbiano difeso l’operato di Sport Management (ricordo comunicati stampa condivisi di reciproca stima e fiducia), nonostante da subito invece la minoranza si fosse fatta portavoce dell’utenza per denunciare i disservizi in piscina, ha fatto sembrare le contestazioni del Comune, concentrate tutte in un paio di mesi prima delle elezioni, di poco conto e addirittura vessatorie (la sentenza parla addirittura di abuso di diritto) nei confronti di Sport Management, che ha fatto sapere che chiederà i danni al Comune.
Ora sono più chiare le paure della maggioranza che in Consiglio Comunale ha votato contro la Commissione d’indagine chiesta dalla minoranza proprio al fine di accertare le responsabilità politiche e amministrative del Comune, responsabilità che oggi con grande chiarezza sono state evidenziate dal Consiglio di Stato.
A fronte di una tale sconfitta e considerando il duro comunicato di Sport Management mi chiedo in che modo il Comune sarà in grado di farsi valere per i prossimi 25 anni a tutela dell’utenza ed in particolare delle società canottieri che di fatto purtroppo ho paura che saranno coloro che subiranno i danni maggiori in futuro. Ecco perché credo che diventerà sempre più reale l’ipotesi che le società realizzino un proprio impianto natatorio con ulteriore danno per quello comunale che verrebbe svuotato della sua principale fonte di guadagno.
Su questi temi mi aspetto un confronto al più presto in Commissione Sport con l’Assessore Zanacchi che ha già dato una disponibilità ad una convocazione a breve della stessa.
Cordiali saluti.

Maria Vittoria Ceraso
Viva Cremona

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