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Ventura, FdI: 'Bella Ciao rappresenta solo una parte degli italiani

E’ arrivata anche a Cremona la polemica sulla scelta di eseguire il canto legato per eccellenza alla Liberazione, ‘Bella Ciao’, all’interno dello scarno programma celebrativo del 25 aprile. Scarno per forza di cose, essendo ancora attivo il divieto di manifestazione pubbliche e di assembramento a causa del Covid-19. L’inno, diventato bandiera della libertà riconquistata e della lotta al nazifascismo, risuonerà oggi alle 15 da una finestra della sala dei Violini di Palazzo Comunale, che guarda direttamente sulla Piazza. Una scelta duramente attaccata da Marcello Ventura, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e membro dell’assemblea nazionale. QUI il programma delle celebrazioni.

Apro il sito Istituzionale del Comune di Cremona e trovo il programma delle celebrazioni per il 25 aprile. E fin qui niente di male, ci sta, la storia va ricordata: tutta però.
Poi trovo testuali parole: “il pomeriggio, alle 15.00, da una finestra del Palazzo Comunale, aderendo alla proposta dell’ANPI nazionale, verranno diffuse le note della canzone Bella Ciao”.
Penso di essermi sbagliato e rileggo. Non ho sbagliato.
Ora mi chiedo un po’ di cose.
Innanzi tutto il Palazzo Comunale è la casa di tutti i cittadini, e quando dico tutti mi riferisco a tutti inteso come etnie, colore politico, religione.
Quindi considerando ciò e considerando che il Sindaco è stato eletto con circa il 55% non può IMPORRE all’altro 45% di ascoltare qualcosa che si riferisce solo ed esclusivamente ad una parte politica. E questo è il primo errore Istituzionale gravissimo. Ma lo stesso errore lo compie il Presidente del Consiglio che in modo imparziale e super partes rappresenta o meglio deve rappresentare tutti i consiglieri comunali di qualsiasi parte politica. Evidentemente non ha consigliato bene o per niente il Sindaco.
In secondo luogo mi chiedo che Valore istituzionale abbia una associazione come l’ANPI. Non lo ha mai avuto, ma almeno fino a qualche anno fa rappresentava chi aveva fatto ed era stato partigiano. Ma ora non c’è un solo partigiano vivo che dia senso a questa associazione pure finanziata dallo stato. Ha solo valore politico ormai svilito. Non è con una associazione che si ricordano i crimini di guerra, ma studiando la storia quella vera.
Di questo passo allora possiamo riaprire con i parenti ed i sostenitori o simpatizzanti anche l’Associazione dei Cavalieri di Vittorio Veneto che almeno la guerra per salvare e difendere l’Italia dagli stranieri l’hanno fatta davvero.
Mi chiedo poi se il Sindaco abbia anche pensato di togliere il tricolore che l’ANPI ha sempre rifiutato fino a qualche anno fa per mettere la bandiera rossa che l’ANPI ha sempre amato ed ama ancora. Lo dice la storia, quella vera.
Siamo alla follia, questa non è democrazia, questa imposizione a chi non ha le stesse idee è dittatura stalinista, in linea con il governo ed il Presidente Conte.
Si festeggia cantando e dividendo in un momento terribile per Cremona. Che voglia si può avere di cantare mancando di rispetto ai caduti della guerra che stiamo vivendo e combattendo, e che ha colpito anche il Sindaco (Covid 19) ancora positivo almeno fino a giovedì, contro un nemico invisibile e tanto spietato?
Neanche in tempi normali sarebbe stato corretto far suonare una canzone tanto divisiva da una finestra di Palazzo Comunale che è la casa di TUTTI i cittadini. Figuriamoci oggi.
E che le piaccia o no, lei Signor Sindaco rappresenta loro malgrado, anche i cittadini che non l’hanno votata.
Allora se proprio eseguirà quanto ha enunciato nel programma alle ore 15.00, chiedo che il 24 maggio in memoria dei caduti di TUTTE le guerre, si sentano partire dalla stessa finestra di Palazzo Comunale le note della canzone del Piave, perché lì sì, che tutti gli italiani combatterono contro lo straniero.
Quindi Signor Sindaco, ci pensi. E capisca che questo che sta commettendo è un errore Istituzionale terribile ed imperdonabile.
In caso contrario vincerebbe l’idea bolscevica che appartiene a lei, alla sua giunta ed ai suoi consiglieri, che sarebbe ancora più forte anche del dolore che lei dovrebbe avere nel vedere una strage di suoi concittadini che i parenti non possono neanche accompagnare per l’ultimo saluto.
Rabbrividisco.

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