Cronaca

Antonioli aggredito fuori da Caritas. Don Codazzi: 'Tensione che ci preoccupa'

E’ stato aggredito violentemente, appena fuori dalla sede della Caritas Diocesana, in via Sant’Antonio del Fuoco, dove lavora: Alessio Antonioli operatore Caritas ed ex consigliere comunale, è rimasto ferito, sebbene non gravemente. L’uomo, 45 anni, poco prima delle 18 di martedì 21 aprile, è stato percosso da un uomo di nazionalità straniera. Durante la colluttazione ha riportato la frattura del setto nasale.

La Diocesi di Cremona, esprimendo in una nota “la propria solidarietà ad Alessio Antonioli e confermando la vicinanza a lui e alla sua famiglia in questo momento di comprensibile apprensione”, non manca di far notare come si manifesti una “crescente preoccupazione per la sicurezza di chi con impegno e professionalità, come Alessio, presta ogni giorno, da anni, il proprio servizio a sostegno delle tante fragilità che attraversano il tessuto sociale”.

Una preoccupazione condivisa anche don Pierluigi Codazzi, direttore della Caritas diocesana: “Stiamo assistendo in questi mesi a episodi di tensione e, come in questo caso, di violenza” sottolinea il sacerdote. “Siamo allarmati, ma intendiamo confermare e continuare il nostro importante impegno per garantire in tutte le nostre strutture la sicurezza di operatori e ospiti, sforzandoci di trovare un equilibrio necessario tra le esigenze di legalità e la giusta dimensione dell’accoglienza. Un’attenzione ancora più urgente in un periodo come questo in cui, anche a causa dell’emergenza sanitaria, le tensioni rischiano di aumentare”.

“Alessio è uno degli operatori storici e da sempre si dedica in particolare al Centro di ascolto, all’incontro con le persone e alla formazione sul territorio diocesano” spiega ancora il direttore della Caritas. “Ha sempre dimostrato una disponibilità e una mitezza fuori dal comune: anche per questo, non essendoci stati con l’aggressore precedenti divergenze né discussioni, trovo ancora più inspiegabile e assurdo questo gravissimo episodio di violenza”.

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