Cronaca

Coronavirus, crescono i positivi nei comuni con Rsa: partiti i tamponi

Cremona + 150, Milano + 408. Perché ancora così alta l’incidenza del virus in queste due zone nel report quotidiano di Regione Lombardia sui contagiati? Ovviamente la risposta tocca ai ricercatori e alle autorità sanitarie. Così mentre per Milano mettono in relazione il tutto al numero di abitanti e quindi a una maggiore platea di diffusione del virus, nessuno si azzarda a fare ipotesi sulla nostra provincia.

Ci proviamo, mettendo a confronto i dati di ieri 21 aprile con quelli del giorno precedente. Guardando la tabella dei comuni della nostra provincia, emergono punte di contagio in crescita a distanza di sole 24 ore solo in alcuni paesi e non in altri. Perché? La risposta sembra essere legata alla presenza di case di riposo sul loro territorio e all’avvio massiccio dei tamponi effettuato dalle direzioni delle Rsa, con proprio personale, tra i circa 4mila degenti.

Così emerge una crescita, ripetiamo in sole 24 ore, di 17 casi a Cremona città (con Cremona Solidale così martoriata dal virus), di 22 a Casalmaggiore (dove al Busi sono partiti i tamponi), di 7 a Soresina, di 11 a Casalbuttano, di ben 15 a San Bassano, di 8 a Vescovato, di 13 a Sospiro, di 6 a Casalmorano, di 8 a Cingia de’ Botti. Tutti centri con residenze per anziani. Altrove gli incrementi sono di una sola unità.

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