Chiesa

Il vescovo nella messa: 'Finita l'emergenza non scordiamo i valori della solidarietà'

La messa dell’Ottava di Pasqua in Cattedrale, ancora senza fedeli ma  trasmessa su Cremona 1, è stata celebrata dal vescovo Antonio Napolioni. “Oggi è il 61° anniversario della morte di don Primo Mazzolari, avrei dovuto celebrare la messa a Bozzolo, la dobbiamo celebrare qui ricordandolo e chiedendo l’intercessione di don Primo servo di Dio”.
Poi le letture: gli Atti degli Apostoli in cui si racconta la vita dei primi cristiani, la lettera di Pietro e il Vangelo di Giovanni con Gesù che a porte chiuse entra due volte nel luogo dove i discepoli stavano a porte chiuse per paura. Nella sua omelia, il vescovo ha voluto ricordare come “ogni anno ci sia abbondanza di Verità e Grazia in questa domenica, ma quest’anno con quello che viviamo la percepiamo di più chiusi nelle nostre case come gli apostoli”.
Monsignor Napolioni ha messo in rilievo il passaggio di Pietro nella sua lettera che ricorda come “dovete essere afflitti da un po’ di tempo le prove, in attesa della pienezza quando Cristo si manifesterà”. Sembrano i tempi che stiamo vivendo anche oggi. Il Vescovo ha poi sottolineato che una volta passata la forza del virus ci sarà una emergenza economica, gli Atti degli Apostoli ci indicano come vivevano i primi cristiani con solidarietà, unità e condivisione. Ha ricordato l’istituzione della Borsa di Sant’Omobono per soccorrere chi ha bisogno. “Abbiamo voglia di tornare a riunirci e a incontraci nelle nostre assemblee – ha detto – ma quello che di spirituale abbiamo scoperto nelle nostre case, deve rimanere anche per il futuro”.
Alla fine della Messa il vescovo ha annunciato che “non sapendo ancora quando torneremo a celebrare insieme abbiamo pensato di alternare la celebrazione dalla Cattedrale ai santuari mariani, stando così vicini al territorio. Domenica prossima celebreremo la messa dal Santuario della Fontana di Casalmaggiore”.

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