Cronaca

Cremona. Troppi morti, tanti contagi. Qui il terreno fertile del virus. Le ipotesi

Ancora tanti contagi, ancora tanti lutti. L’effetto Cremona sul virus non cessa. L’epidemia è in frenata ovunque ma qui sembra trovare il suo terreno ideale. Perchè? Ce lo chiedevamo ieri, lo ripetiamo oggi, in maniera ancora più pressante, senza che nessuno sia in grado di darci una risposta. Non l’ha l’Ats, non l’hanno i medici, non l’hanno i nostri ospedali in prima linea da 54 giorni senza tregua. Non l’ha neppure la Regione che ogni giorno sciorina dati che, per noi che abitiamo questa provincia lunga e stretta di soli 356mila abitanti, sono diventati un incubo.

Se lo chiedono i sindaci del cremasco, se lo chiede la politica e, da ieri, se lo chiede anche la Procura che mette in campo ben quattro Pm per capire cosa sia successo tra case di riposo, mascherine e appalti per le forniture. Perchè Cremona? Eppure qui il contagio è stato precoce (il primo caso scoperto in Pneumologia la sera del 21 febbraio, 24 ore dopo Codogno), la generosità di infermieri, medici e volontari straordinari, la solidarietà della gente persino commovente.

Ma il virus non si ferma. Perchè? Una delle ipotesi avanzate dai tecnici è lo stato della nostra popolazione: molto anziana ma “non sana”, cioè avanti con gli anni ma sostenuta dai farmaci e dall’assistenza diffusa che non regge l’aggressività del virus. L’altra è la grande diffusione in provincia delle case di riposo con 4mila anziani ospiti, passate da luogo di degenza a dimora ideale per lo sviluppo e la diffusione del Covid-19 anche fuori dalle mura delle residenze. 

E poi l’ipotesi inquinamento per un virus che predilige i polmoni come base d’attacco. E ancora il nostro stile di vita e l’incapacità di stare alle regole del “tutti in casa”. O forse, come sostengono le autorità sanitarie,  con una ipotesi forse semplicistica, un sovrapporsi casuale di numeri. E poi l’avvio massiccio dei tamponi nelle Rsa che altera i numeri generali. Nessuno purtroppo finora ha dato risposte scientificamente e socialmente plausibili. Forse le risposte sono tante, diverse concause come dicono i sanitari. Sarà. Ma ieri i contagiati sono stati 227, più di Milano e record regionale, numeri che fanno salire i positivi al Coronavirus a 5.172. Ieri anche 37 decessi, il 15,35% di tutti quelli della Regione, 858 totali come se un intero paese della provincia fosse stato spazzato via in un mese e mezzo.

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