Cronaca

Messa al Santuario di Caravaggio 'Guardiamo in profondità, al di là della superficie'

‘Liberaci dal gioco del male’ è il canto d’inizio della Messa che per la seconda domenica consecutiva è andata in onda su Cremona1 dal Santuario di Caravaggio, anziché come consuetudine da dieci anni dalla Cattedrale di Cremona perché la Diocesi ha voluto garantire questo servizio con un cambiamento determinato dalla situazione sanitaria che stiamo vivendo. Un segno importante per questi drammatici momenti, perché qui apparve la Madonna il 26 maggio 1432 e la Beata Vergine del Sacro Fonte di Caravaggio e dal 1962 compatrona della Diocesi di Cremona con Sant’Omobono.

Il Vangelo è quello del nato cieco e del dono della vista alla piscina di Siloe. Don Amedeo Ferrari, rettore del Santuario, nella sua omelia ha ricordato come l’evangelista non chiami le opere straordinarie di Gesù miracoli ma segni. “E’ un invito – ha detto don Amedeo – ad andare più in profondità. Tutti si fanno domande strane e superficiali, si chiedono solo chi è il cieco nato, non chi gli ha ridato la vista. Anche noi dobbiamo guardare in profondità, al di là della superficie”. Poi ha ricordato il dialogo commovente tra il cieco e Gesù con gli occhi guariti che finalmente vedono la luce:“Domenica scorsa il segno era l’acqua, poi la luce e la fede, i doni della Pasqua”. Alla fine della messa l’invocazione del Salve Regina, antifona mariana che la Chiesa recita da 900 anni.

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