Cronaca

Fontana chiede condivisione ai Sindaci lombardi per limitazioni più rigide

“I numeri non vanno bene, né quelli dei contagi, né quelli dei decessi”. Lo ha affermato il presidente della Regione Attilio Fondana oggi nel punto con la stampa. “Prima di tutto voglio esprimere vicinanza alle vittime e ai parenti delle vittime che vivono questa tragedia – ha aggiunto subito dopo -. Stamattina mi ha telefonato il presidente della Repubblica che ci ha dimostrato ancora una volta la vicinanza a tutti coloro che hanno un coinvolgimento, per lavoro o per altro, una vicinanza che non viene mai meno”.
Per oggi pomeriggio è attesa la versione definitiva di un documento congiunto con i sindaci lombardi contenente un elenco delle richieste da fare al Governo, “compatibile con le nostre possibilità ed esigenze, che avanzeremo al presidente del consiglio”.  L’utilizzo dell’esercito per fare osservare i divieti, soprattutto sugli spostamenti, è na richiesta in parte già accolta, ha detto Fontana, “anche se in maniera limitativa: 114 militari in tutta la Lombardia è niente, bisogna aggiungere uno zero per iniziare a discuterne”.
In questo nuovo documento dovrebbero trovare spazio le limitazioni all’attività fisica, chiusura cantieri, limitazioni attività professionali, limitazioni negli orari dei negozi e valutazione delle filiere di attività produttive che “non sono minimamente coinvolte con le filiere essenziali per la vita della nostra Regione e del Paese. Nel pomeriggio le manderemo al Governo”.
Se le richieste non saranno accolte, Fontana ha assicurato che valuterà insieme ai sindaci la possibilità di emettere tali provvedimenti, in una Regione che più di ogni altra sta combattendo una lotta impari contro il contagio. Dubbi restano circa le attività produttive che dovrebbero entrare nella lista di quelle imprescindibili. g.b.

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