Lettere

Siamo tutti in trincea
e dobbiamo fare
la nostra parte

da Roberto Speziale - presidente Anffas Onlus

Carissimi, 

l’emergenza nella quale l’epidemia di “coronavirus” ci ha catapultati e’, per tutti noi, motivo di grande smarrimento e di crescenti preoccupazioni. Desidero che sappiate tutti che vi sono vicino e che, a tutti i livelli, stiamo attivamente collaborando, con le istituzioni e con le autorità preposte per contribuire ad uscire, speriamo al più presto, da questa complicata situazione. 

A breve dovrebbero essere emanati, dal Governo, ulteriori importanti provvedimenti di cui vi terremo informati. Vi prego e Vi esorto di chiedere, anche a nome mio a tutti i nostri cari amici di Anffas, di assumere comportamenti (anche privati ed individuali) improntati alla massima cautela e fare di tutto per ridurre al minimo il rischio di diffusione del contagio.

Restiamo tutti a casa! Tranne che, per cause di forza maggiore non ci sia un valido motivo per uscire. In ogni caso usiamo tutti gli accorgimenti per tutelare la nostra e l’altrui salute.

Noi (persone con disabilità e familiari, specie più avanti con l’età) rappresentiamo la popolazione a maggiore rischio e quindi dobbiamo porre ancora maggiore attenzione nel non esporre noi stessi e gli altri a rischio di contagio. 

E’ possibile che nei prossimi giorni e settimane ci siano ulteriori restrizioni ma le dobbiamo accogliere con lo spirito giusto ed avere pazienza. So perfettamente che il nostro carico familiare subisce, in questo modo, un ulteriore carico e gestire al chiuso delle mura di casa le nostre persone non è né facile né agevole ma si tratta di uno sforzo necessario e di una condizione forse ineludibile. 

Consentitemi di rivolgere un pensiero a tutti i nostri operatori ai quali desidero rivolgere, per vostro tramite, un sentito ringraziamento per tutto quanto stanno facendo nel continuare a garantire lo svolgimento del loro fondamentale compito nel prendersi cura e carico dei nostri cari. 

Mi raccomando di porre ad essi (a partire da coloro che operano nei centri residenziali) la massima attenzione ed ascolto. Vanno, a tal fine, adottate tutte le misure possibili di tutela della salute e di prevenzione che vengono indicate dai professionisti a ciò preposti, affidandosi in caso di sospetti di contagio o di accertata infezione alle autorità sanitarie a ciò preposte attenendosi alle loro indicazioni.

Siamo tutti in trincea e con ogni probabilità sarà ancora lunga e dura ma non dobbiamo abbatterci. Tutti insieme risponderemo, colpo su colpo, e riusciremo a vincere anche questa sfida. 

Come Anffas dobbiamo fare la nostra parte e so che anche grazie a tutti voi la stiamo facendo e la faremo al meglio. Dobbiamo far sapere alle nostre persone, alle nostre famiglie, ai nostri operatori, alle istituzioni ed alla collettività tutta che Anffas c’è e che non lascia solo nessuno. 

Anffas è questo, lo è sempre stata e sempre lo sarà. Tra qualche settimana questa emergenza, sarà alle nostre spalle (almeno si spera) ma i suoi effetti, soprattutto dal punto di vista economico, si protrarranno per molto tempo ancora ma, anche su questi aspetti desidero che sappiate, sin d’ora che non sarete soli. Affronteremo anche queste criticità e le affronteremo insieme e, piano piano, ne verremo tutto fuori. 

Un caro abbraccio a tutti.

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