Cronaca

Coronavirus, Coldiretti: 'In Lombardia milioni di fiori e piante invenduti'

L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio il settore del florovivaismo lombardo, con milioni di fiori e piante fiorite che nell’ultimo mese sono rimasti invenduti e andranno distrutti, a causa del divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali ma anche per il blocco della mobilità. Una situazione che si riflette a livello nazionale dove nell’ultimo mese un miliardo di piante e fiori sono appassiti e andati distrutti. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sugli effetti economici delle misure di prevenzione adottate.

Niente fiori per gli innamorati, per la mamma, per i propri cari nei cimiteri che in molti casi restano chiusi – sottolinea la Coldiretti – come i mercati settimanali, i fioristi e i centri giardinaggio. In Lombardia – riferisce la Coldiretti – sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di fronde e fiori in vaso, le produzioni tipiche della primavera, ma le criticità riguardano anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, con i trasportatori che devono portare le piante lombarde all’estero, in Paesi come Belgio, Germania, Croazia, Bulgaria, Russia, hanno paura venendo sui nostri territori di contrarre il Coronavirus.

“Questa crisi – spiega Nada Forbici, presidente di Assofloro che solo in Lombardia rappresenta centinaia di aziende sul territorio – arriva nel momento più importante dell’anno per il florovivaismo. In primavera, infatti, la maggioranza delle imprese realizzano tra il 50% e il 70% del fatturato annuale, dopo che nei primi mesi dell’anno hanno fatto investimenti importanti. Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus, le nostre attività stanno perdendo milioni di euro di fatturato a causa di disdette e mancate vendite”.

Un “vero disastro per un settore che solo nella nostra regione – spiega la Coldiretti Lombardia su dati della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi -, tra coltivazione di fiori e piante e cura del paesaggio, conta oltre 7 mila imprese che danno lavoro a più di 17 mila persone”. A fronte della situazione di gravissima difficoltà in cui si trova il comparto in Lombardia e in Italia, la Coldiretti con #balconifioriti invita a mettere fiori e piante italiani su terrazzi, giardini e orti come segno benaugurante con l’arrivo della primavera, che segna il momento del risveglio.

Il giardinaggio, l’orticoltura e la cura di piante e fiori su balconi e terrazze, sono uno dei più “potenti anti-stress conosciuti, tanto che esistono attività riabilitative che si basano proprio sugli effetti del verde nel dare maggiore serenità alle persone”, dice ancora Coldiretti. “E – aggiunge- non poter vivere il verde nel momento in cui si apre la stagione ed esplode la natura è una sofferenza per tanti”.

“Il settore – conclude la Coldiretti – ha bisogno di misure urgenti per dare liquidità alle aziende, con finanziamenti a tasso zero ed una sospensione delle scadenze dei mutui, delle bollette, oltre che di interventi straordinari come la cassa integrazione per i dipendenti ed interventi per sostenere le imprese che hanno perso la produzione per l’impossibilità di commercializzarla in conseguenza delle limitazioni nel commercio interno ed estero”.

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