Cronaca

Polizia Locale, primi controlli sulle auto in transito: 32 verifiche

Primi appostamenti delle forze dell’ordine in città oggi pomeriggio per verificare il rispetto delle regole stabilite nel Dcpm dell’8 marzo che limita le possibilità di spostamento nel territorio lombardo e in quello delle province fortemente colpite da coronavirus (tra cui la confinante Piacenza).

Una città effettivamente meno trafficata del solito circa un decimo di auto in meno secondo la Polizia Locale, nelle strade tradizionalmente invase dal traffico, come il ring interno e le strade di penetrazione in città. Oggi sono stati due gli appostamenti dei Vigili, uno nel tratto tra largo Moreni e il ponte sul Po davanti al distributore e l’altro in via Bergamo al Migliaro. 32 i veicoli controllati per appurare se le persone in circolazione fossero giustificate dai motivi che consentono di spostarsi: comprovate esigenze lavorative, necessità di raggiungere la propria abitazione, motivi di salute, o situazioni di necessità. “Tutti erano in regola – spiega il comandante Pierluigi Sforza – consapevoli della problematica che stiamo affrontando e molti di loro desiderosi di confrontarsi con gli agenti.  Questi non sono posti di blocco come quelli che si sono visti nella ‘zona rossa’ del lodigiano, ma pattugliamenti finalizzati a rafforzare la consapevolezza delle persone”. Tra le motivazioni fornite dagli automobilisti: andare a trovare i genitori anziani con gravi malattie, ad esempio Alzheimer, recarsi dal medico, tornare a casa dal lavoro. “Molti erano già in possesso della lettera del datore del lavoro che giustifica la necessità degli spostamenti, anche con l’indicazione degli orari lavorativi. Questo non è un adempimento obbligatorio, ma è fortemente consigliato”.

I controlli negli esercizi pubblici, su cui pure sono impegnati di agenti della Municipale, sono iniziati già da qualche giorno e le irregolarità stanno diminuendo. Da intensificare l’attività di controllo degli assembramenti spontanei nei parchi e nelle piazze, soprattutto tra giovani e bambini

Come spiegato questa mattina in Provincia, alla presenza del Prefetto e dei responsabili delle forze dell’ordine, le pattuglie fanno compilare un modulo di autocertificazione, dove si deve indicare il motivo dello spostamento. Sulla veridicità di queste autodichiarazioni verranno poi fatti controlli successivi.

Quotidianamente l’attività fatta sarà rendicontata in prefettura, dove si faranno controlli sui nominativi: se emergerà che tra questi ve ne sono alcuni che hanno l’obbligo della quarantena, nei loro confronti scatterà la denuncia all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 452 del codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica). g.b.

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