Cronaca

'Restate in casa': l'appello delle autorità sanitarie. Violare norme porta all'arresto

Foto Sessa

“Restate in casa”: questo l’appello, accorato, che arriva alla popolazione da parte delle autorità sanitarie. Un appello che ormai è diventato un obbligo: non ci si può più spostare liberamente all’interno della zona rossa, ossia la Lombardia. Le persone fisiche (i divieti non valgono per le aziende, il cui lavoro non si ferma) possono circolare solo per recarsi al lavoro o per motivazioni urgenti di salute. In sostanza, si legge nel decreto, sono ammessi solo “gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute”.

L’inosservanza del divieto è penalmente punibile: coloro che saranno fermati e forniranno una giustificazione senza riscontro verranno denunciati per inosservanza del provvedimento dell’autorità. La violazione dell’articolo 650 del Codice penale è punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro. Tuttavia si è scelto di potenziare ulteriormente le sanzioni nei confronti di chi viola le norme: si prevede quidi la “contestazione di delitti colposi contro la salute pubblica”. In sostanza chi viene fermato dovrà dimostrare le proprie motivazioni. La veridicità delle autodichiarazioni potrà essere verificata anche successivamente, quindi se emergesse che si è dichiarato il falso, scatterebbe l’arresto. Un rischio previsto anche per chi viola la quarantena.

L’esortazione arriva anche dall’Asst di Cremona, che in una nota lascia le proprie raccomandazioni ai cittadini. “Raramente trascorriamo del tempo in casa. Sempre fuori, di corsa, al lavoro (che prende oltre il 70% della nostra giornata). Rientriamo a tarda sera e non abbiamo mai tempo per le cose di casa. Ad ogni occasione propizia ripetiamo frasi del tipo: non vedo l’ora di tornare a casa. Se potessi stare un po’ a casa. Come si sta bene a casa. Se potessi lavorare da casa, sì che sarebbe un’altra vita. La lista degli esempi potrebbe essere infinita. Bene, è arrivato il momento di esaudire questo desiderio imperante. Ora possiamo, anzi dobbiamo stare in casa.

Lo sottolineano gli esperti, lo ordinano i decreti per la tutela della salute. Stare in casa è un gesto semplice, confortevole che non costa nulla. In questo momento stare a casa ha un valore sociale e civile assoluto; è la cura; è la miglior azione possibile per il contenimento del contagio da coronavirus. www.regione.lombardia.it”.

lb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...