Cronaca

Regione: 'Dobbiamo fermare l'epidemia', si va verso altri 7 giorni di chiusura scuole

foto Sessa

Evitare che il virus si diffonda per non mandare in tilt gli ospedali. Rallentare la vita sociale è obbligatorio e sta dando risultati. Con queste parole oggi l’assessore al Welfare regionale Giulio Gallera ha annunciato di fatto la proroga per un’altra settimana degli interventi di contenimento dell’infezione da Covid-19 dell’ordinanza del 23 febbraio scorso sia per la zona rossa che per quella gialla in cui è inserita Cremona. Lo scopo è di raggiungere i 14 giorni, periodo di incubazione del virus e di arrivare ad una diffusione meno veloce: attualmente una persona positiva ne infetta 2 – 2,5, occorre arrivare ad un rapporto 1:1.

Presente in conferenza stampa anche il primario di Infettivologia di Cremona Angelo Pan. “A Cremona siamo sul fronte. L’impegno della direzione dell’ospedale ha permesso di riorganizzare nell’arco di pochi giorni la struttura e siamo passati da 12 posti dedicati agli infettivi a 3 – 4 reparti dedicati. Da venerdì quasi più nessuno tra medici e personale è andato a casa, dai pneumologi agli internisti. Stiamo facendo un lavoro credo notevolissimo. E’ indispensabile, a fronte di questo impegno organizzativo, andare al di là del singolo ospedale e coordinare il più possibile le attività della Regione per venire incontro alle necessità del personale sanitario, che non so quanto potrà reggere ancora su un problema così esteso ed importante come quello che stiamo affrontando”.

Gallera in precedenza aveva dato alcuni numeri: 531 i casi positivi in regione (il 10% è personale sanitario); 235 i ricoverati di cui 85 nelle terapie intensive (solo ieri, ha detto Gallera, erano 57). La diffusione del virus è al momento circoscritta al 3% della popolazione regionale, concentrata tra Lodi e Cremona.

La Regione ha preparato una serie di proposte di integrazione dell’ordinanza in vigore, attualmente al vaglio del Governo: quindi le nuove misure che entreranno in vigore dal 2 marzo in poi saranno ufficializzate solo nelle prossime ore, previa riunione del Consiglio dei Ministri che però – si è appreso successivamente – non si riunirà prima di domani, sabato 29 febbraio. Queste misure – lo si è capito dalle parole di Gallera –  contengono tra l’altro la prosecuzione dal 2 marzo e per ulteriori 7 giorni delle limitazioni alla circolazione delle persone nella zona rossa e la chiusura delle scuole in tutta la Regione. Non è all’ordine del giorno l’istituzione di altre zone rosse in regione. Potrebbero esserci mitigazioni nelle restrizioni dei musei e delle altre attività culturali, come già richieste ad esempio dal sindaco di Milano Sala.  g.b.

 

 

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