Cronaca

Raccolta porta a porta, ennesimo rinvio Obiettivo 100% non raggiungibile nel 2012 Bordi: «Troppi costi, slitta al 2013»

Raccolta porta a porta. Ennesimo rinvio. Sei mesi fa l’assessore all’Ambiente del Comune di Cremona Francesco Bordi aveva scritto nero su bianco, in una risposta ad un’interrogazione del Pd, che l’estensione del servizio di raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale sarebbe avvenuto “al 100% presumibilmente (la certezza si avrà solo dopo la gara) entro giugno 2012”. Ebbene, lunedì, durante un incontro sul problema dei rifiuti organizzato da Partecipolis al teatro Monteverdi, alla presenza dei due ospiti Roberto Mazzini (Ingegnere, Presidente di Milanodepur SpA, concessionaria per la costruzione e Gestione del depuratore di Milano/Nosedo) e Francesco Begnis (Ingegnere, esperto di questioni energetiche), l’assessore ha confermato lo slittamento al 2013.
«Faremo il possibile per allargare la raccolta porta a porta nel 2012 – ha detto Francesco Bordi -, ma la copertura del territorio comunale non sarà raggiunta quest’anno. La Tarsu copre solo l’80% del servizio e l’Aem non riesce a coprire la fase iniziale del servizio a pieno regime. Se non vogliamo mettere le mani nelle tasche dei cittadini, in queste condizioni economiche, non siamo in grado di coprire gli alti costi».
Stando ai dati di Comune e Aem, nel 2011 c’è stata una riduzione complessiva dei rifiuti raccolti: – 2.797 tonnellate, segno che la crisi morde anche da noi. Questo aspetto ha contribuito ad un leggero miglioramento dei dati riguardanti la raccolta differenziata (che si porta a quota 49.13%, con un incremento pari a poco più di due punti percentuali rispetto al 2010). Ancora lontani da quel 65% che l’art.205 del Decreto Legislativo 152/06 impone come obiettivo per i comuni entro il 31 dicembre 2012. Neanche il 50%, dopo quasi un anno in mezzo (era il 27 settembre 2010) dalla partenza del nuovo sistema di raccolta differenziata in tre zone campione, S. Omobono, Quartiere Po e Cavatigozzi. Un progetto pilota che coinvolge 5330 famiglie per un totale di 11.441 residenti e 104 utenze non domestiche su un totale di 72.248 residenti, pari al 16% della popolazione residente. Una sperimentazione che continua ad essere dilatata nel tempo e che accende ecologisti e opposizione.
«L’ennesimo rinvio, prima doveva essere nel 2011, poi a giugno 2012 e da ieri al 2013 – reagiscono alla notizia Alessia Manfredini e Caterina Ruggeri, consigliere del Pd – Noi continuiamo a pensare che occorra, a distanza di un anno e  mezzo dall’avvio della sperimentazione, crederci fino in fondo. Modificare l’attuale sistema di raccolta, togliere tutti i cassonetti dalle strade, e dare ai cittadini un servizio simile a quello che da anni godono per esempio i cittadini di Crema e di Casalmaggiore. L’augurio è che il Comune dia degli  indirizzi chiari all’Aem sulla gestione della raccolta dei rifiuti e degli impianti. E’ indispensabile procedere all’ammodernamento dell’inceneritore cittadino (in modo tale che si riducano le inefficienze dell’impianto) e contestualmente spingere in modo energico per la riduzione, il riciclo e la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale, alla luce soprattutto degli ultimi dati diffusi relativi all’anno 2011. L’obiettivo del 65% di raccolta differenziata nel 2012 per essere raggiunto richiederebbe scelte coraggiose e risolutive, anziché politiche di ordinaria amministrazione».

I dati sulla raccolta differenziata

ANNO TOTALE RIFIUTI (ton.) RIFIUTI DIFFERENZIATI (ton.) RACCOLTA DIFFERENZIATA (ton.) %
2006 44.007 25.201 18.805 42,73
2007 44.609 24.862 19.746 44,27
2008 44.540 23.753 20.786 46,67
2009 43.450 22.963 20.536 47,21
2010 42.699 22.651 20.047 46,95
2011 39.902 20.299 19.603 49,13

 

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