Cronaca

Tribunale e procura: gli uffici sono aperti, ma c'è il deserto E domani saltano i divorzi

Anche il tribunale e la procura stanno risentendo inevitabilmente gli effetti dell’allarme provocato dalla diffusione del Coronavirus. Gli uffici sono regolarmente aperti, ma gli utenti che normalmente si presentano a palazzo di giustizia per sbrigare le varie pratiche non si sono visti. Uffici e corridoi vuoti davano l’idea di trovarsi ad agosto. Oggi le udienze del mercoledì in programma presso il giudice per l’udienza preliminare sono state tutte rinviate “a data da destinarsi”, mentre quelle in aula penale si sono regolarmente svolte. Così come indicato nell’ordinanza del presidente Anna di Martino, è a discrezione dei vari magistrati decidere o meno in rinvio delle udienze, almeno fino al 7 marzo, tenendo conto della presenza di imputati, testimoni e avvocati provenienti dalle zone focolaio del contagio. Le cancellerie stanno limitando i contatti con il pubblico alle sole urgenze, favorendo la trasmissione online delle istanze. Le udienze di convalida degli arresti di competenza dell’ufficio gip, così come gli interrogatori di garanzia da tenersi in carcere, si svolgono in teleconferenza via Skype. Tutti gli avvocati sono invitati a richiedere nella cancelleria gip copie solo online fino a nuove disposizioni. Per quanto riguarda invece le udienze di separazioni e divorzi in programma ogni giovedì nell’ufficio del presidente, domani non si terranno. Il rinvio è stato fissato al 30 aprile. Mentre per l’udienza del 5 marzo, così come per quelle calendarizzate dal 2 al 6 marzo, è stato disposto di attendere il decorso della settimana. In questo modo sarà possibile verificare l’andamento epidemiologico del virus e l’eventuale adozione di misure diverse da parte delle autorità pubbliche, e reperire personale ausiliario che,
onde evitare la sosta affollata nel corridoio antistante l’ufficio di presidenza, consenta, in raccordo con la guardia giurata, l’ingresso ordinato delle singole coppie e dei relativi legali interessati a ciascuna procedura.

Negli uffici della procura di Cremona, riguardo l’emergenza Coronavirus, è assicurata la piena regolarità dei servizi senza restrizioni o limitazioni. Ovviamente, così come disposto dal procuratore Roberto Pellicano, sono in atto disposizioni che permettono di monitorare l’affluenza e la sicurezza degli utenti. L’ufficio del casellario giudiziale è quello che determina maggiore affluenza di pubblico, in media circa 20 persone al giorno nell’arco della mattinata dalle 8 alle 12. Funziona il sistema di prenotazione online e il sistema delle richieste massive via Pec da parte degli utenti autorizzati. Lo sportello è dotato di un vetro separatore che garantisce il distacco tra l’operatore e l’utente. “L’ufficio ricezione atti determina un’affluenza relativamente consistente che viene monitorata per comprendere se sia ordinata e non provochi code o assembramenti”, si legge nel provvedimento. “Il monitoraggio di questi giorni sembra condizionato dal clima di acuto allarme vissuto in città, tanto che nella giornata di martedì si sono presentate tre sole persone. Per contro, sono state numerose le telefonate di utenti che chiedono informazioni circa la regolarità o la sospensione dei servizi. L’operatore dell’ufficio ricezione atti non dispone di un vetro separatore. E’ stato perciò posizionato all’ingresso del locale un banchetto separatore che assicura una distanza non inferiore ai due metri”. Gli operatori a contatto con il pubblico hanno a disposizione mascherine chirurgiche, guanti in lattice monouso e occhiali protettivi riutilizzabili. A cura dello stesso personale, le superfici di lavoro vengono pulite e disinfettate.

Sara Pizzorni

Il cortile del tribunale

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