Ambiente

Nuovo attracco di fronte alle canottieri e ciclovia VenTo: così rinasce il turismo fluviale

Nuovo attracco fluviale per imbarcazioni da diporto, e a pochi metri di distanza la ciclovia VenTo che passo dopo passo collegherà Torino con Venezia. Sta procedendo la valorizzazione del lungo Po nel tratto cremonese e oggi, appena prima del convegno sulla rigenerazione urbana organizzato dal vicesindaco Andrea Virgilio, è stato fatto un sopralluogo in zona canottieri da parte dello stesso Virgilio,  dell’assessore regionale al Territorio Pietro Foroni e del direttore dell’Aipo Luigi Mille. Presenti inoltre gli armatori e il presidente dell’Associazione delle canottieri Maurilio Segalini. Proprio l’Aipo, agenzia interregionale per il fiume Po, provvederà alla redazione del progetto per il tratto di ciclabile che passerà lungo la strada alzaia davanti alle canottieri, e pochi metri più in giù, nell’alveo tra ingresso del Dopolavoro ferroviario e canottieri Bissolati, verrà realizzato il nuovo attracco, un investimento da 550mila euro circa, cofinanziato dalla Regione per 400mila e per la restante parte dal Comune (bando Lombardia To Stay). Oggi, in particolare, è stata ufficializzata la consegna da parte di Aipo al Comune di aree demaniali per circa 70mila mq, dal mandracchio fino al parco del Po, dove si svolgono gli eventi estivi: al Comune spetterà la manutenzione della via alzaia e pertinenze, oltre che del parco; all’Aipo invece la manutenzione della banca arginale e le pratiche per le concessioni demaniali in alveo. Più nello specifico, il Comune dovrà mantenere quanto acquisito costantemente in condizioni di ottima agibilità, facendosi carico di qualsiasi danno che dovesse derivare dall’utilizzo a cui saranno destinate le aree, inclusa l’attuazione di tutti i provvedimenti che all’atto esecutivo Aipo riterrà necessari nei riguardi della salvaguardia del buon regime idraulico del Po, delle opere idrauliche e delle proprietà demaniali. Rimangono a carico di Aipo gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della difesa degli argini.

L’attracco – ha spiegato la dirigente del settore Lavoro – Ambiente – Area Omogena Mara Pesaro –  sarà operativo dalla prossima estate, infatti deve essere ancora fatta la progettazione esecutiva (in capo al Comune). Altro intervento del Comune, ha precisato Virgilio, sarà l’installazione di nuovi punti per gli allacci elettrici nell’area del parco del Po dove si svolgono gli eventi estivi.

Nell’ottobre 2019, quando era stato firmato con il dirigente Aipo Ettore Alberani il verbale di consegna da parte di Aipo al Comune di Cremona di alcune aree situate in Lungo Po Europa, sindaco Galimberti e vice Andrea Virgilio avevano sottolineato quanto questo passo, avviato nel precedente mandato amministrativo con la riqualificazione delle Colonie Padane, fosse fondamentale per trasformare la fascia del territorio cittadino che si affaccia sul fiume in un grande polo di attività ludiche, ricreative e sportive per i cremonesi e per i turisti in visita alla nostra città.

L’assessore regionale Foroni ha inquadrato la valorizzazione del lungo Po nell’ambito più ampio della rigenerazione urbana: “In questo concetto – ha detto –  rientra anche il recupero del patrimonio esistente dal punto di vista dell’attrattività. Il fiume, e quindi l’ambiente, si inseriscono in un discorso di attrattività turistica con le implicazioni riguardanti mobilità integrata e vivibilità delle nostre città. La rigenerazione urbana serve anche a rendere più bello il contesto dove viviamo, attraverso politiche integrate che devono essere però territoriali, e non solo locali. Uno strumento può essere il Contratto di fiume, a cui tengo moltissimo. Molto spesso non ci rendiamo conto delle potenzialità del fiume, non solo nell’ottica della passeggiata del cittadino di Cremona ma anche dei turisti: non possiamo pensare che un turista si possa fermare una settimana a Mantova o Cremona, ma  grazie all’interconnessione tra diverse forme di mobilità, può scegliere di fermarsi una notte in ciascuno dei centri collegate dalle infrastrutture fluviali e ciclabili.  Penso anche a un milanese che si prende il fine settimana, per una corsa o una passeggiata. Certo che occorre organizzare e pubblicizzare questa offerta: per questo spingo molto per un accordo tra enti locali per avere una forma di marketing unica, e non che ogni ente vada in ordine sparso”. g.b.

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