Cronaca

'Fate meno figli', Odg di Ceraso: 'Revocare alla Viola delega a politiche familiari'

Non si spegne l’eco della polemica in merito alla vicenda dell’opuscolo “Fai una spesa responsabile per la salute tua e quella dell’ambiente” patrocinato e diffuso dal Comune di Cremona per sensibilizzare sulla lotta ai cambiamenti climatici, che proponeva tra le azioni possibili quella di fare “meno figli”. Ed è di nuovo la minoranza in consiglio comunale ad andare all’attacco, rimarcando che questa vicenda, “che ha visto Cremona tristemente al centro delle cronache nazionali, non può essere semplicemente liquidata con le scuse di sindaco e assessori” sottolinea Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona), che ha presentato un ordine del giorno sul tema, sottoscritto anche da Carlo Malvezzi (Fi), Federico Fasani (Fi) e Saverio Simi (Fi).

Il problema, secondo loro, è ben più grave, sottolinea Ceraso, “dell’aver urtato la sensibilità di qualcuno, come affermato dalla redattrice dell’opuscolo Laura Rossi di Filiera Corta Solidale, soprattutto perché la stessa non ha in alcun modo rinnegato quanto scritto, ma anzi si è assunta l’impegno di esplicitare meglio il medesimo concetto, con l’accortezza però di specificare che lo stesso non sarebbe riferibile alla realtà locale ma avrebbe un respiro ben più ampio, come se l’ azione “Meno figli” fosse più accettabile se rivolta ad altri contesti e paesi”. Insomma, “la sola idea che alcune aree del pianeta debbano essere tenute sotto controllo demografico fa ripiombare l’umanità nell’era oscura dell’imperialismo colonialista e oltretutto rischia di trasformare la scienza del clima e l’universo ecologista in un movimento ideologico dai contorni inquietanti, una landa ai confini con il razzismo. Tra l’altro il continente che fa più paura a certi scienziati quanto ad aumento della popolazione, l’Africa, è anche quello meno interessato dalla produzione di CO2 che non e’ certamente legata al numero delle nascite ma dipende essenzialmente dagli stili di vita e cioè da quanto e come consuma una certa fascia della popolazione mondiale”.

“Condivido in pieno l’intervento dalla Diocesi di Cremona che, nel merito della questione, ha affermato con forza che “la difesa del Creato passa dalla difesa e generazione della vita e che fare figli non incide sui cambiamenti climatici”. Quanto proposto nell’opuscolo in relazione all’azione “Meno figli” non ci appartiene per cultura e tradizione in quanto sottrarre i figli dall’orizzonte dell’umanità significa semplicemente eliminare la ragione per cui dovremmo impegnarci per salvare la Terra. Alla causa dell’ambiente servono più figli, non meno. Non può essere migliore un mondo senza umanità, non si può considerare la nascita una minaccia o auspicare l’estinzione della nostra specie per salvare la Terra, o ritenere che avere figli sia una scelta egoistica che mette a repentaglio il rapporto tra popolazione, risorse e ambiente”.

Nel documento presentato al consiglio comunale, si chiede quindi di “prendere le distanze da una cultura neomaltusiana ambientalista ed interrompere ogni forma di collaborazione e ogni progettualità con Cooperative, Associazioni e Movimenti che sostengano e promuovano studi, teorie e azioni finalizzati a dimostrare che per tutelare l’ambiente è necessario che l’umanità riduca il numero di figli”. Si chiede inoltre di “revocare la delega alle politiche famigliari all’Assessore Rosita Viola in considerazione del grave danno all’immagine che questa vicenda, pubblicata su tutta la stampa nazionale, ha provocato alla nostra città suscitando unanime dissenso e disapprovazione”. La terza richiesta è quella di “mettere in campo risorse, progetti e azioni che incentivino e sostengano la natalità a Cremona considerando ogni nuova vita un dono prezioso per la nostra comunità e valorizzando il comportamento virtuoso di far famiglia e figli”.

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