Cronaca

Cremona Solidale, presentato il budget 2020: aumentano rette ricoveri e centri diurni

Si è parlato del presente e del futuro di Cremona Solidale nella Commissione Welfare di oggi pomeriggio, con all’ordine del giorno l’espressione di voto sul bilancio 2020. Alla presenza del presidente e del direttore dell’azienda di via Brescia, Emilio Arcaini ed Emilio Tanzi, è stato illustrato il bilancio di previsione per il 2020 e il Piano programma.

325 i posti letto in Rsa ordinaria, 78 quelli nelle cure intermedie, 40 nella Rsa Alzheimer, 24 gli ospiti della Comunità Due Miglia e 3 i posti per solventi: in totale sono 470 i posti letto accreditati per il 2020. Come già anticipato, dal 1 febbraio entrerà in vigore l’aumento delle rette nelle Rsa per 2,10 euro al giorno, che porterà la retta giornaliera per i ricoveri ordinari a  56,50 euro e a 58,50 per i ricoveri nei nuclei Alzheimer. Negli ultimi due anni – si legge nella relazione  – le rette erano state modificate solo sulla base degli incrementi Istat al costo della vita; a pesare sui conti dell’azienda è stato comunque un “significativo aumento del costo del personale”, dovuto al rinnovo del contratto nazionale delle Funzioni Locali e di quello della Sanità.

Gli aumenti, ha spiegato il direttore Tanzi, sono stati un passo pressoché obbligato dopo anni di semplici adeguamenti al costo della vita stabilito dall’Istat. Durante il dibattito è poi emerso un quadro di profondo cambiamento dell’utenza nelle strutture di ricovero: a causa del calo di posti letto in lungodegenza in ospedale, di questi pazienti si fa carico Cremona Solidale con aumento della spesa farmaceutica. Ci sono insomma più malati che anziani ed è necessaria più assistenza e più qualità nelle cure. Inoltre da 11 anni la Regione non aggiorna il contributo per la parte sanitaria, mentre non è vero che negli anni passati non fossero stati accantonati i soldi per gli aumenti contrattuali dei dipendenti. Il bilancio è sano – ha detto Tanzi – e l’aumento delle rette in linea con le altre strutture provinciali, anche con quelle che hanno forme giuridiche diverse. Il tema della trasformazione da azienda speciale in Fondazione (vecchio cavallo di battaglia della destra) è stato sollevato stavolta dai consiglieri della Lega, ma l’assessore alla partita, Rosita Viola, ha subito chiuso l’argomento: “Non è all’ordine del giorno”.

I NUMERI DI CREMONA SOLIDALE – I ricavi da rette per il 2020 sono quindi previsti in 7.505.613 euro, che integrati con i contributi regionali del Fondo sanitario per 5.710.277 euro portano i ricavi complessivi preventivati a 13.215.891 euro, in aumento rispetto al 2019 (12.883.231, la stima) e al 2018 (12.806.268).

Rincarano anche le rette per la frequenza nei Centri Diurni Integrati: più 1,2% per il Barbieri e il Soldi e +0,3% per Ozanam e Alzheimer, con una previsione di ricavi per 1.740.421 euro, in lieve aumento rispetto all’anno precedente.

Tra 2019 e 2020  Cremona Solidale ha  dismesso la gestione dei centri diurni disabili, i CDD, con il subentro in quello di via Mincio della Fondazione Sospiro (in cambio Cremona Solidale gestisce 40 posti letto di Rsa di Sospiro nella propria palazzina Mainardi) mentre i CDD di via Platani e via Tofane oltre alla comunità per disabili di via Cattaro sono passati attraverso contratto di parternariato pubblico – provato alla cooperativa Società Dolce. Per queste voci l’azienda percepirà  nel 2020 un canone di 57.447 euro da Società Dolce e di 4.380 da Fondazione Sospiro.

Presentato in commissione anche il piano programma per il 2020 che contiene alcuni indirizzi d’azione stilati dal consiglio di amministrazione insediatosi alla fine del 2019: avvio di un tavolo di confronto con Comune e Fondazione Città di Cremona (proprietaria delle strutture) per ridefinire i rispettivi ruoli alla luce delle sperimentazioni avviate nell’ultimo quinquennio; ridefinire i percorsi sanitari, assistenziali, sociali ed educativi di Cremona Solidale caratterizzandoli sempre più in ambito geriatrico con l’evoluzione dei bisogni della popolazione anziana; realizzare due sperimentazioni finalizzate a una maggiore efficacia delle prestazioni e a migliorare la qualità della vita degli ospiti; presidiare con particolare attenzione il passaggio generazionale previsto nei prossimi anni, in cui sono previsti molti pensionamenti e di conseguenza l’ingresso di nuove figure: dovrà essere garantito un necessario passaggio di competenze. g.b.

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