Cronaca

Raddoppio Mi-Cr-Mn e autostrada, Colannino: 'Piano shock Italia Viva per sbloccare'

Un ‘piano shock’ da 120 miliardi di euro per sbloccare opere pubbliche, tra cui il raddoppio ferroviario lungo la linea Mn-Cr-Mi e l’autostrada Cremona-Mantova: lo presenterà Italia Viva in Parlamento nelle prossime settimane, per dare nuovo impulso a tutti quei lavori che attualmente sono fermi, “tra strade, ferrovie, porti, aeroporti, scuole, ospedali e periferie delle città”. A dirlo è il deputato Matteo Colannino, secondo cui, come rivela la Gazzetta di Mantova, “Solo il raddoppio del binario tra Mantova e Cremona può risolvere i disagi dei pendolari sulla linea”.

Il parlamentare mantovano, che già dal 2016/2017 ha aperto un dialogo con il gruppo Fs, rivela di aver “ottenuto due grandi risultati: il Freccia Argento per Roma e i 340 milioni di euro per il raddoppio del primo tratto della linea ferroviaria per Milano, da Mantova a Cremona. Ho registrato il dibattito politico degli ultimi giorni su Trenord e non c’è dubbio che i disagi dei pendolari vadano ascoltati con attenzione. Però, abbiamo 340 milioni di euro e dobbiamo spenderli per il raddoppio del binario, l’unica questione in grado di cambiare radicalmente la qualità della vita dei pendolari e di risolvere la questione Trenord”.

I 340 milioni di euro consentiranno di portare a termine solo una parte del raddoppio, che necessiterà di altri 700-800 milioni per essere completato: di qui l’appello di Colaninno va alle forze politiche che sono maggioranza a Roma e a quelle che lo sono, invece, in Regione: “Concentriamoci tutti per portare a casa i fondi che mancano”.

Nel dettaglio, “dei 74 miliardi di opere stradali e ferroviarie bloccate solo otto lo sono per mancanza di finanziamento, il resto lo sono da questioni amministrative o burocratiche. Tra quei cantieri fermi ci sono sia il raddoppio della linea ferroviaria tra Mantova e Milano, sia l’autostrada Cremona-Mantova, inserite nel piano su proposta mia e del ministro Elena Bonetti.

Ecco, per quei cantieri come per tutti gli altri fermi, l’idea è quella di utilizzare gli strumenti che hanno consentito all’Expo milanese di andare in porto: la vigilanza collaborativa dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, sulle gare d’appalto e la gestione commissariale che acceleri e semplifichi le opere già finanziate. Lo sforzo di Italia Viva sarà messo in campo dal sottoscritto in parlamento e dal ministro Elena Bonetti che, all’interno del governo, porterà avanti le azioni necessarie per portare a casa gli obiettivi prefissati” conclude Colannino.

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