Cronaca

Ospedale, un altro primario se ne va: l'anestesista Danzi ha scelto Vicenza

L'equipe di Anestesia e Rianimazione dell'asst di Cremona

Il direttore di Rianimazione e Anestesia Vinicio Danzi lascia il reparto dell’Ospedale di Cremona per tornare nella regione d’origine, il Veneto, nell’azienda Ulss 8 Berica di Vicenza, dove dirigerà la stessa struttura complessa. Danzi, veronese d’origine, era arrivato a Cremona nel luglio 2017 dopo essere avere diretto come facente funzioni la struttura complessa di Anestesia e Rianimazione dell’azienda ospedaliera universitaria di Verona. Lo scorso anno aveva partecipato al concorso indetto dall’azienda vicentina e dal 20 gennaio prossimo sarà quindi in aspettativa dall’ospedale di Cremona, fino alla conclusione del periodo di prova presso la struttura veneta.

Con Danzi l’ospedale di Cremona perde un altro primario, in una specialità dove c’è molta richiesta a causa del numero relativamente basso di operatori. A Cremona, in particolare, la struttura ha un organico ridotto all’osso, nonostante l’innesto di sei anestesisti annunciato dalla direzione generale all’epoca dell’insediamento del nuovo primario.

Per l’Asst di Cremona si tratta di un ulteriore avvicendamento all’apice di una struttura complessa (da ricordare che una recente delibera regionale ha introdotto la possibilità per i medici di restare in servizio fino a 70 anni)  in un anno in cui si sono sommate come non mai uscite volontarie a pensionamenti: dal primario di Ortopedia Budassi a quello di Neurologia Sessa; dal direttore di Otorinolaringoiatria Magnani (sostituito da gennaio da Luca Pianta) a quelli di Chirurgia e Urologia Martinotti e Del Boca, oltre al direttore del dipartimento di salute mentale Minervino. Ha scelto la pensione anche il genetista Pietro Cavalli e la pensione anticipata il primario del Pronto Soccorso Cuzzoli. Insomma, un’azienda ospedaliera pubblica tutta da reinventare per la direzione strategica, con l’incognita ancora aperta del mantenimento di un reparto d’eccellenza come la terapia intensiva neonatale. g.biagi

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