Cronaca

Scacco ai botti illegali, sequestrati 34 chili di materiale pirotecnico

Ben 34 chili di fuochi d’artificio illegali sequestrati, per un totale di oltre 600 pezzi: questo il risultato di una serie di controlli effettuati dai Carabinieri della compagnia di Cremona, agli ordini del maggiore Rocco Papaleo, che nei giorni scorsi hanno intensificato la propria attività in vista degli imminenti festeggiamenti di fine anno, come richiesto nelle disposizioni emanate dalla Prefettura.

L’attività informativa e di controllo, oltre a una segnalazione dei colleghi del Comando Stazione di Pontevico, che la vigilia di Natale avevano trovato alcuni minori in possesso di botti illegali, ha condotto i militari alla scoperta di un traffico illecito nelle mani un ragazzo di 24 anni, operaio residente a Casalbuttano. Il modus operandi del giovane era semplice: proponeva la vendita del materiale esplodente attraverso una messaggistica internet, in qualità di mediatore tra alcuni giovani dei comuni della zona e un commerciante ambulante di fuochi artificiali di Soresina.

I Carabinieri hanno così individuato la residenza del soggetto, nella zona di Polengo di Casalbuttano. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro 5 bombe carta e due grossi petardi ‘Rambo k33′, tutti illegalmente detenuti e privi di qualunque etichetta o dei previsti marchi di fabbrica. Ne è seguita la segnalazione all’Autorità giudiziaria del 24enne per il reato di illecita detenzione di materiale esplodente. Tra l’altro le 5 bombe carta rinvenute erano state confezionate alla stregua di un classico petardo, ma con una portata distruttiva, in quanto avevano una massa attiva maggiore, con più elevato potenziale di pericolo.

E’ seguito un controllo al commerciante di Soresina, 35enne, al quale sono stati sequestrati 93 ‘cipolle’, 457 bombe carta ‘super esplosione’, due petardi ‘Rambo k33’ e 43 ‘cipolline’, tutti artifizi pirotecnici non conformi alla vigente normativa in materia peraltro non conservati idoneamente, con conseguente rischio per l’incolumità pubblica. Il materiale sequestrato ha un valore commerciale di oltre 6.000 euro.

“Durante le festività, come noto, si verificano il maggior numero di incidenti, talvolta gravi, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio illegali e non” rendono noto dalla caserma di viale Trento Trieste. “L’uso incauto di tali fuochi può produrre lesioni gravi, in considerazione della loro elevata potenza: al loro interno infatti si trova una pericolosissima miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio”.

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