Cronaca

Provincia, pace (quasi) fatta in Consiglio. L'avvocato Gagliardi coordinatore Ufficio Presidenza

Segnali di riappacificazione in Provincia, dopo la guerra a suon di carte bollate in merito alla candidatura e successiva elezione a presidente di Mirko Signoroni, il candidato appoggiato dai civici di centrodestra (fuoriusciti da Forza Italia ed altri) e dal Pd. Ieri pomeriggio il consiglio provinciale si è riunito quasi al completo: in particolare, c’erano i consiglieri di Lega e Forza Italia che stanno sostenendo la tesi dell’ineleggibilità dell’attuale presidente e che finora avevano disconosciuto la validità degli atti amministrativi emessi. In attesa del giudizio sia del Tar che della magistratura ordinaria promosso dalla Lega, ieri erano presenti Alberto Sisti, Gianni Rossoni, e Mirco Poli; assenti invece Virgilio Uberti e Matteo Guerini Rocco, per la minoranza, oltre a Stefania Bonaldi per la maggioranza. Diversi i punti all’ordine del giorno, tutti approvati, seppure con qualche distinguo, tra cui piano programma di Cr.Forma, presa d’atto di prelievo da fondo di riserva, programmazione del Piano degli Incarichi; partecipazioni societarie ecc. Approvata anche l’adozione della proposta di revisione del piano provinciale cave.

“Ringrazio tutti i Consiglieri provinciali presenti oggi – ha detto Signoroni –   e vorrei sottolineare come la presenza di quasi tutti i componenti il Consiglio medesimo si muove, pur i distinguo che ognuno crede di rimarcare, lungo la linea della piena operatività dell’Ente, come sempre è stato, cogliendo l’urgenza dell’adozione di molti atti amministrativi e, al contempo, le necessità a carattere di programmazione, bilancio ed interventi della Provincia sia in campo dell’edilizia scolastica che delle opere infrastrutturali e del settore lavoro su tutto il territorio provinciale”.
Ha concluso Signoroni: “A breve, insieme all’Ufficio di Presidenza, incontrerò tutti i consiglieri provinciali per affrontare le tematiche legate al bilancio complessivo dell’Ente e sulla definizione di un metodo di lavoro condiviso con tutti i consiglieri per procedere celermente rispetto alle necessità evidenziate anche dai singoli Sindaci”.

SUPERPOTERI ALL’AVVOCATO GAGLIARDI – Novità degli ultimi giorni in Provincia è inoltre il ritorno di Giovanni Gagliardi (attualmente consigliere eletto nel Pd, ma per tanti anni segretario e direttore generale dell’ente) in un ruolo di preminenza ai vertici della macchina politico-amministrativa. Gagliardi infatti è stato nominato da Signoroni come coordinatore dell’Ufficio di Presidenza, organo di supporto al presidente, istituito ai sensi dello statuto e di cui fanno parte presidente e vice Rosolino Azzali. In particolare, al coordinatore vengono attribuite tutte le funzioni più importanti e delicate, dai rapporti col personale a quelli con la stampa, dal disbrigo della corrispondenza ai rapporti con le altre istituzioni.

Come si legge nella delibera di nomina, oltre al “supporto al Presidente nelle sue competenze amministrative e politico-istituzionali e cura del raccordo del vertice politico con l’amministrazione”, il coordinatore può avere accesso a tutta la corrispondenza del Presidente, (posta e mail); svolge funzioni di “filtro e cura dei rapporti con gli organi di stampa e con qualunque altro organo di informazione, previa condivisione col Presidente e presupponendo che l’indirizzo delle comunicazioni verso gli organi di informazione arrivino da una preventiva condivisione con il Presidente e il Vice Presidente” (chiara allusione all’uscita di documenti interni durante la querelle Bertoni – Signoroni). Inoltre: “disbriga la corrispondenza del Presidente; svolge le pratiche relative a cerimonie, manifestazioni e patrocini; cura i rapporti esterni con organizzazioni politiche, sociali, economiche e culturali della provincia di Cremona previa condivisione dell’approccio e del mandato con il Presidente e il Vice Presidente; cura i rapporti con i Consiglieri delegati per il coordinamento degli interventi; sovrintende a determinate e specifiche pratiche amministrative individuate dal Presidente; cura i rapporti connessi alla funzione istituzionale con le autorità statali, regionali e comunali della provincia di Cremona e della regione Lombardia con finalità di riferire al Presidente e al Vice Presidente; richiede ai dirigenti dell’Ente informazioni sullo stato di avanzamento dei programmi di Settore; tiene delle relazioni con tutti i dipendenti della Provincia, tenendone informati i rispettivi dirigenti”. Delegate alla persona del coordinatore anche “le funzioni relative alle risorse di personale e all’organizzazione degli uffici e dei servizi dell’Ente”.

Superpoteri, dunque, a cavallo tra il ruolo tecnico e quello politico, per l’ex dirigente che dopo la pensione ha indossato la veste politica, eletto in consiglio comunale già 5 anni fa (e confermato quest’anno) nelle fila del Pd. g.biagi

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