La storia di Cremona (1859-96) attraverso i suoi brevetti nel libro di Caccialanza
E’ uno studio inedito che attraverso documenti originali racconta il ‘dietro le quinte’ dei brevetti, universo spesso sconosciuto che qui oltre alla proprietà industriale sa mostrare anche uno spaccato di storia locale, con la creatività e l’intraprendenza espresse da numerosi cittadini subito dopo l’Unità d’Italia: è il libro ‘Inventori e Invenzioni a Cremona e provincia (1859-1896)’ del ricercatore e fotografo cremonese Roberto Caccialanza, iniziativa editoriale promossa dallo Studio Mari in collaborazione con l’Archivio di Stato di Cremona e l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, oggi, mercoledì 27 novembre, presentata in anteprima stampa.
Il volume prende in esame 64 personaggi cremonesi e 94 brevetti che riguardano attrezzature per l’agricoltura, meccanismi per la misurazione del tempo, congegni musicali e molto altro ancora. Caccialanza ha ricostruito con accuratezza i profili biografici degli autori con indagini persino internazionali: ci sono cremonesi – oggi dimenticati – che all’epoca con i loro progetti hanno dato lustro alla città del torrazzo nel mondo.
La pubblicazione propone le riproduzioni dei documenti originali delle privative e delle tavole dei progetti, con un fervente laboratorio di idee risalente al XIX secolo. Per lo Studio Mari, fondato a Cremona nel 1989 dall’ing. Marco Giovanni Mari, è un modo per celebrare i trent’anni di attività come società che si occupa di proprietà industriale. Pagina dopo pagina, si scopre così che Ernesto Ganelli di Cremona trovò modo di applicare gli apparecchi per trasmissione elettrica negli orologi tascabili, Giovanni Tamburini – fondatore della celebre fabbrica d’organi di Crema – ideò un nuovo somiere a pistoni verticali, Oscar Favagrossa di Casalmaggiore sviluppò una copertina-réclame per giornali illustrati settimanali. Curiosità che emergeranno nella presentazione al pubblico del libro, sabato 7 dicembre alle 16:30 nella Sala Quadri di Palazzo Comunale.
Federica Priori