Politica

Convenzione SM, no alla Commissione: la minoranza lascia il Consiglio Comunale

E’ arrivato un ‘no’ secco alla proposta di istituire una Commissione di indagine “avente ad oggetto la verifica dell’adempimento degli obblighi di vigilanza” tra il Comune di Cremona e Sport Management. Un risultato atteso, ma che ha comunque provocato l’abbandono dell’aula da parte degli esponenti della minoranza una volta formalizzato il voto: 8 favorevoli e 19 contrari. Il Sindaco ha qundi preso la parola per “difendere l’operato dell’Amministrazione all’insegna della trasparenza”.

Nel dibattito antecedente al voto sono intervenuti i consiglieri Carlo Malvezzi (Forza Italia), Luca Nolli (Movimento 5Stelle), Giovanni Gagliardi (Partito Democratico), Nicola Pini (Partito Democratico), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Federico Fasani (Forza Italia) e Pietro Burgazzi (Lega Lombarda). Gli esponenti della minoranza hanno ribadito le ragioni a sostegno della richiesta avanzata, mentre i componenti della maggioranza hanno sostenuto le motivazioni della loro contrarietà, sostenendo che esiste già lo strumento adeguato per discutere del tema, la Commissione consiliare di Vigilanza. Come relatrice, la consigliera Maria vittoria Ceraso ha quindi replicato agli esponenti della maggioranza, mentre il consigliere Roberto Poli ha a sua volta controreplicato. Il dibattito è ulteriormente proseguito con gli interventi dei consiglieri Riccardo Merli (Cremona Attiva – Fare Nuova la Città), Fasani (Forza Italia), Malvezzi (Forza Italia), Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Alessandro Fanti (Lega Lombarda), Enrico Manfredini (Cremona Attiva – Fare Nuova la Città) e Franca Zucchetti (Partito Democratico).

IL COMMENTO – CERASO: COMMISSIONE BOCCIATA PERCHE’ CREEREBBE IMBARAZZO La maggioranza  – commenta Maria Vittoria Ceraso – ha bocciato la proposta di costituzione di una commissione speciale d’indagine per accertare se il Comune, in merito alla gestione della piscina comunale, ha adempiuto agli obblighi di vigilanza previsti dalla Convenzione stipulata con S.M., l’eventuale responsabilita’ del Sindaco per la mancata adozione di provvedimenti contingibili e urgenti di chiusura dell’impianto a tutela salute pubblica e le condizioni attuali dell’impianto. 

Appellarsi all’inapplicabilita’, nel caso di specie, dell’articolo del Regolamento  che prevede l’istituzione della Commissione d’indagine, senza saper spiegare in quali casi in concreto  sarebbe applicabile,  la dice lunga sulla disponibilita’ della maggioranza ad approfondire la questione in un contesto che preveda l’ascolto di testimoni, l’acquisizione di documenti,  l’ispezione dei luoghi e un resoconto finale da votare in Consiglio.
Diversamente perche’ votare contro? La minoranza ha ben specificato la disponibilita’ a svolgere il lavoro d’indagine senza alcun aggravio di costi per il Comune in quanto ciascun consigliere rinuncerebbe al gettone di presenza. Quindi nemmeno la questione maggiori costi puo’ giustificare questo ostruzionismo della maggioranza ad un’operazione di trasparenza e verita’ che non si e’ riusciti a portare avanti nella passata Amministrazione nonostante la convocazione di diverse commissioni di vigilanza. Vorrei ricordare infatti che nelle citate commissioni, alla presenza di molti cittadini venuti ad esporre criticita’ e problematiche legate anche alla salute pubblica,  l’Amministrazione ha sempre negato l’esistenza di problematiche inerenti la gestione della piscina, salvo poi nell’atto di revoca della Convenzione dichiarare che i gravi inadempimenti di SM si sono verificati fin dall”esordio della gestione (fine 2017). Per non parlare della denuncia penale del Sindaco motivata dalle condizioni della piscina tali da renderla inagibile e nociva per la salute pubblica. 
Non sono forse queste gravi contraddizioni che avrebbero giustificato la costituzione di una commissione d’indagine? Ma a quanto pare i consiglieri di maggioranza, senza chiarire nel merito alcuna delle questioni citate, cavillando su un regolamento datato che da anni dicono di voler modificare senza mai di fatto farlo, si sottraggono ad un’attivita’ d’indagine che evidentemente potrebbe creare piu’ di qualche imbarazzo, per usare un eufemismo, a Sindaco e Giunta. Senza contare che attualmente continua la gestione Sport Management,  gestore rispetto al quale il Comune ha dichiarato nell’atto di revoca di non avere piu’ alcun rapporto di fiducia. In che modo, mancando questo presupposto fondamentale, Sindaco e Giunta posso rassicurare i cittadini sull’attuale gestione visto che in passato hanno dimostrato di non essere in  grado di presidiare in maniera efficace considerate le numerose violazioni della Convenzione accertate dal Tar? 
Lascio infine ai cittadini ogni commento sulla presentazione in seduta stante di un ordine del giorno nel quale la maggioranza, dopo aver bocciato la commissione d’indagine,  chiede pero’ a sindaco e giunta di tenere costantemente  informati i consiglieri sulla questione piscina.  Se c’e’ bisogno di un ordine del giorno della maggioranza perche’ il consiglio comunale sia informato forse vuol dire che il rispetto per quel luogo  e’ veramente ai minimi termini come d’altronde affermo da tempo.
 Fatto sta che dopo aver assistito a due ore di sogghigni del Sindaco durante gli interventi della minoranza abbiamo  lasciato l’aula quando sul citato ordine del giorno ha deciso di degnarci di un suo intervento”.

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