Cronaca

Contrasto alla violenza di genere, stand della Questura alla Festa del Torrone

Nella giornata di domenica 24 novembre la Questura di Cremona sarà presente alla Festa del Torrone con uno stand particolare dedicato al tema della prevenzione e del contrasto della violenza di genere, nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza di genere (25 novembre). Lo stand sarà collocato in Corso Cavour, in corrispondenza con l’ingresso della Galleria 25 Aprile, dalle 10 alle 18. La Questura ha deciso di dare significato alla ricorrenza, proseguendo nel solco delle iniziative già intraprese ogni mese, con presidi di sensibilizzazione nelle principali piazze della Provincia e nei quartieri “a rischio”, che prendono il nome di “Progetto Camper”.

Tale progetto si concretizza nella collocazione di un gazebo a cui viene affiancato un camper, per garantire riservatezza alle potenziali persone vittime di violenza di genere, che volessero interagire con il personale qualificato della Questura, presente sul posto, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza degli strumenti legislativi e le concrete possibilità d’aiuto che possono essere fornite dalla Polizia di Stato.
L’iniziativa, oltre a coinvolgere il personale della Divisione Anticrimine e dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Cremona, è supportata dall’ Associazione Aida di Cremona, che offre servizi, consulenze e sostegno.

Un fenomeno quello delle violenze di genere che nel biennio 2018-2019 appare in diminuzione: calano del – 16,7% le violenze sessuali (nel 2017 erano in aumento del +14 %) del -2,9% i maltrattamenti in famiglia, del -12,2% gli atti persecutori. Rispetto al 2018, nel periodo gennaio-agosto 2019, diminuisce del -4% il numero di vittime di sesso femminile sul totale degli omicidi, si passa infatti dal 38% al 34%. I dati sono stati diffusi il 22 novembre con la presentazione presso la Questura di Milano dell’ edizione 2019 dell’opuscolo informativo “Questo non e amore”, che supporta la campagna nazionale di sensibilizzazione e informazione, in cui si inserisce il Progetto Camper.

In questo quadro, il femminicidio – che a fini operativi è stato definito come un atto criminale- estremo perpetrato in danno della donna in ragione. del proprio essere – fa registrare un aumento percentuale: si passa da 37% di femminicidi sul totale delle vittime di sesso femminile del 2018, al 49% nel periodo gennaio-agosto 2019. Il 67% di queste vittime è straniero. Nel 61% dei casi l’autore del femminicidio è il partner e l ‘arma da taglio è la più utilizzata. Sul fronte della prevenzione, efficace appare il provvedimento di ammonimento del Questore: nel 2018 le recidive per i soggetti ammoniti per atti persecutori si attestano sul 20% mentre salgono al 30% per gli ammoniti per violenza domestica.

Particolare rilievo in questo ambito hanno i programmi per i soggetti ammoniti finalizzati al trattamento dell’uomo violento. Il Protocollo Zeus sottoscritto nel 2018 dalla Divisione Anticrimine della Questura di Milano con il Centro Italiano per la Promozione e la Mediazione. Nel primo anno di vigenza l’80% degli ammoniti dal Questore ha aderito al programma con una evidente ricaduta sulla recidiva: infatti, solo il 10% dei soggetti trattati dal CPM ha realizzato ulteriori condotte dopo 1’ammonimento. Un’analoga iniziativa verrà a breve attivata anche nella Provincia di Cremona.
Confortanti appaiono i dati del Protocollo EVA che nel biennio 2018-2019 hanno registrato più di 9.550 interventi, consentendo negli ultimi 12 mesi di arrestare 106 soggetti autori di violenze domestiche e di adottare 76 provvedimenti di allontanamenti dalla casa familiare.

Per quanto riguarda da vicino l’ambito cremonese, nell’anno 2019, il Progetto Camper ha visto il coinvolgimento di circa 400 persone, nella maggior parte donne, che a vario titolo hanno chiesto informazioni più approfondite circa gli strumenti a disposizione per contrastare il fenomeno. Sempre nel corso dell’anno 2019, sono stati adottati nr.18 ammonimenti per atti persecutori. Diversi sono stati, anche, gli incontri nelle scuole, specie in quelle secondarie di secondo grado, ed altre sono in corso di programmazione, affinché i ragazzi e le ragazze prendano coscienza e vengano informati riguardo al tema della violenza di genere e del femminicidio. Sempre per il conseguimento degli obiettivi di tutela delle vittime secondo percorsi e regole condivise, anche in questa Provincia, già da diversi anni, la Polizia di Stato, unitamente agli altri Enti che hanno aderito alla Rete territoriale per la prevenzione ed il contrasto delle violenze di genere, opera seguendo le linee guida siglate con il “Protocollo d’Intesa”, approvato dalla Prefettura di Cremona, le cui finalità sono l’implementazione ed il consolidamento di un sistema territoriale integrato per il riconoscimento, l’accoglienza ed il sostegno delle donne vittime di violenza e maltrattamenti, mettendo in rete tutte le risorse, le strutture, le professionalità che sul territorio si occupano di dare risposte e tutela alle donne, con lo scopo di offrire loro il supporto necessario per uscire dalla violenza, secondo modelli rispondenti al bisogno personale.

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