Cultura

Musicologia, al via il progetto Harmonium: convegni, mostre e concerti

La sede di Musicologia

Al via presso la facoltà di Musicologia di Cremona il progetto Harmonium: Music, Musicians, Instruments and their Makers, che prevede un convegno, una mostra, concerti e altre iniziative. Il Convegno Internazionale che si terrà a Cremona presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali nei giorni 20-23 novembre riveste un’importanza particolare per essere la prima manifestazione di questo genere in Italia. “Nel contesto di un crescente interesse per gli studi organologici su strumenti che sono stati emarginati nelle pieghe della storia della musica, e che quindi risultano oggigiorno poco conosciuti, il Convegno intende avviare un’ampia riflessione storiografica sul variegato mondo dell’harmonium” spiegano i promotori.

L’Harmonium è “lo strumento che in passato ha dato voce a disparate esperienze artistiche maturate dapprima negli ambienti salottieri di metà Ottocento, per i quali era stato inizialmente concepito, e proseguite poi con una capillare diffusione nella sfera del sacro, fino a raggiungere una clamorosa fortuna come strumento tra i più amati, sia nella quotidiana prassi del dilettante e del musicista di chiesa sia nella spettacolare esibizione del virtuoso, per poi declinare nel quasi totale oblio concomitante all’avvento degli elettrofoni”.

Nel corso del convegno, studiosi italiani e stranieri esploreranno vari aspetti legati alla produzione artigianale e industriale dell’harmonium, alla sua conservazione, ai suoi repertori musicali, al suo ruolo sociale e alla sua rinascita nel presente. Le relazioni e le lezioni-concerto hanno l’ambizioso proposito di porre le basi per studi futuri in quattro aree tematiche principali che privilegiano il panorama italiano: la ricognizione storico-organologica dello sviluppo costruttivo delle varie tipologie di harmonium, allargato a strumenti affini come il regale e la fisarmonica; il censimento delle ditte costruttrici e dei restauratori da un lato e le dinamiche legate alla commercializzazione e alla distribuzione dello strumento; i repertori di musiche composte per harmonium, sia come strumento solista, sia inteso come parte di ensemble di vario tipo o come strumento di accompagnamento della musica vocale; l’harmonium nella vita musicale italiana dall’Ottocento fino ai giorni nostri.

Numerose relazioni, oltre a due lezioni-concerto, proporranno audizioni di pagine artisticamente rilevanti che sono la significativa testimonianza di una civiltà musicale che deve essere ancora riscoperta e rivalutata pienamente. Come preludio ai lavori del convegno si svolgerà nel Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali un workshop, Comporre per harmonium, la mattina del 20 novembre 2019 a cura di Ingrid Pustijanac e Gianluca Vergani.

Sabato 23 novembre dalle ore 9 alle ore 17.30 negli spazi del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali si terranno due masterclass sulla tecnica esecutiva e il repertorio per harmonium a cura di Joris Verdin, dedicata ad esecutori di livello avanzato, e di Alberto Pozzaglio, rivolta invece ad esecutori principianti. A margine degli eventi si terrà anche la mostra Expression(s): le tante vite dell’harmonium, a cura di Massimiliano Guido e Donatella Melini.

Nelle due serate del 20 e 21 novembre 2019 si svolgeranno due concerti (ore 21) nella Chiesa di S. Gerolamo (Cremona, via Siccardo 5) sull’harmonium Alexandre a due tastiere: il primo vedrà impegnato il Coro della Facoltà di Musicologia (dir. Giovanni Cestino), accompagnato all’harmonium da Alberto Pozzaglio, in un programma di musiche per coro e harmonium e per harmonium solo (G. Fauré, H.P. Toby, A. Lopez-Almagro, A. Lebeau, M. Duruflé, J. Langlais), nel secondo Joris Verdin eseguirà un programma solistico.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...