Canali e colatori: manutenzione complicata, Comune la cede al Dunas
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Il Comune ha avviato la procedura per trasferire le competenze sui corsi d’acqua minori che attraversano il territorio comunale, canali e rogge, al consorzio Dunas, che raggruppa i Dugali e il Naviglio Adda Serio. L’indirizzo votato in Giunta la scorsa settimana è motivato dalla necessità di “garantire una gestione unitaria e condivisa delle risorse idriche e di ottimizzazione le funzioni di polizia idraulica”. Il reticolo idrico minore di competenza comunale è principalmente costituito da una serie di piccoli corsi d’acqua, rogge e fossi la cui gestione risulta per il Comune di Cremona difficile sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico. Il consorzio Dunas, oltre a gestire già in parte la manutenzione delle rogge cittadine, provvede alle funzioni di polizia idraulica di tutto il territorio provinciale.
Questo l’elenco dei canali e fossi per i quali è avviato l’iter di trasferimento, come prescrive la legge regionale:
Nell’elenco figurano tutti i più importanti corsi d’acqua in parte interrati, in parte a cielo aperto, della città di Cremona, a cominciare dal Morbasco, dal Naviglio Civico, fino al Cavo Cerca e al colatore Rodano. Proprio questo corso d’acqua che si può vedere per un breve tratto scoperto, tra via Sesto e via Milano, in zona Politecnico, è emblematico delle continue necessità di manutenzione che pongono seri problemi di gestione al Comune, già alle prese con la problematica gestione del verde pubblico, che a sua volta potrebbe presto passare di competenza ad Aem Spa.
“Con la presente – aveva segnalato un lettore nell’estate del 2018 – sono a segnalare lo stato di abbandono e incuria di un tratto scoperto di almeno 15 mt. della roggia Rodano in via Fiorino Soldi zona Politecnico/Via Milano. Praticamente l’alveolo non si nota neanche tanto è occluso da vegetazione, rifiuti disseminati un po’ dappertutto e a mio avviso la necessità di dragare l’alveo dallo strato fangoso che si è sedimentato. Il tratto interessato affianca il parcheggio che c’è a ridosso della ferrovia ed il sottostante passaggio che collega alla via Milano. Detta condizione a mio parere è esplosiva in quanto in occasioni di fenomeni intensi il normale deflusso delle acque sicuramente non è garantito”.
La roggia arriva dal territorio di Castelverde e passa intubata sotto il quartiere Cambonino che notoriamente in occasione di forti eventi meteorici è soggetto ad allagamenti. Il corso d’acqua costeggia la ferrovia, passa sotto il seminario, attraversa via Milano per andare a scaricare nella roggia Morbasco. g.biagi