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Lgh-A2A, Malvezzi: 'Giunta bocciata. Attendiamo quantificazione dei danni'

“Altro che risanamento di Aem: l’operazione Lgh-A2A è un’operazione poco trasparente e illegittima, fatta senza gara”: con queste parole il consigliere comunale Carlo Malvezzi commenta la recente sentenza del Tar, che dichiara illegittimo il ricorso contro la delibera Anac sulla vicenda, di cui si chiedeva l’annullamento. Per Malvezzi quella che è stata definita una fusione “è una vera e propria vendita, come abbiamo più volte ripetuto. Un’operazione che viene contestata da Anac, Antitrust e oggi anche dal Tar”.

Una battaglia, questa, che il centrodestra porta avanti da tempo: “Siamo sempre stati del parere che per una questione di trasparenza e di correttezza si sarebbe dovuta effettuare una gara a valenza europea, perché si trattava a tutti gli effetti di una vendita e non di una partnership industriale come hanno cercato di farci credere” continua Malvezzi. Un’operazione di vendita a tutti gli effetti, in due tranche: la prima già esaurita e la seconda che verrà completata nel giro di un anno. Una cosa che stiamo notando tutti, perché di quello che era Lgh sul nostro territorio non c’è più nulla. E’ stata un’operazione che ha portato minori risorse di quante si potevano ottenere da una competizione, annullando una presenza strategica dal territorio”.

Duro l’attacco all’amministrazione comunale: “Una bocciatura senza appello alla giunta Galimberti, che si è piegata ai diktat del Pd, vero regista dell’operazione” sottolinea ancora Malvezzi. “Noi fin dall’inizio avevamo manifestato perplessità sulla vicenda, tanto che i nostri consiglieri non avevano partecipato al voto. Tra l’altro, avevamo chiesto ripetutamente anche in questi ultimi consigli comunali se Aem aveva fatto ricorso nei confronti della delibera dell’Anac, e di darci un riscontro in merito, ma nessuno ci ha mai risposto. Ora chiederemo conto in Consiglio dello sviluppo della vicenda e di un’operazione che sapevamo essere palesemente in violazione delle leggi sulla trasparenza. Intanto ora restiamo in attesa della decisione della Corte dei Conti per eventuali sanzioni”.

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