Cultura

Cremona nel mondo: nel Kent e Australia due esempi di ammirazione per città liutaria

di Marco Bragazzi
Arthur Hill viveva nella sua proprietà, sita in Chaucer Road, ad Ashford nel Kent, zona nel profondo sud est dell’Inghilterra. La sua storia è quella di un sogno, verosimilmente mai avverato e di un caso che fece scuola in tutto il Regno Unito. Di professione Arthur accordava e riparava pianoforti nel suo negozio sotto casa in quel paese spazzato da venti fortissimi con temperature mediamente più godibili del resto dell’Inghilterra ma con quel tepore che porta spesso la pioggia tipica del canale della Manica. Siamo nel 1916 e, per gli abitanti di Ashford, il termine pianoforte significava Cremona, in quanto il signor Hill aveva chiamato la sua proprietà, negozio incluso, con il nome di quella città che, secondo lui, era il fulcro della storia della musica. Arthur seguiva le orme professionali del padre il quale, nel XIX secolo, raccontava di come i migliori strumenti ad arco e la migliore musica uscivano dalle case costruite lungo il fiume Po. La Cremona di Ashford divenne famosa non per quel sogno mai realizzato del signor Hill di poter vivere sotto il Torrazzo ma, tornando indietro ad oltre un secolo fa, per essere tra i primi casi di obiezione di coscienza inglese.

Nel 1916 imperversava la Prima Guerra Mondiale su tutto il territorio europeo, la tristemente nota battaglia della Somme in Francia stava falciando milioni di soldati da entrambi gli schieramenti, quando, a casa Cremona nel Kent, arriva la fatidica cartolina di arruolamento causa bellica, obbligatorio allora per tutti i maschi di età compresa tra i 18 e i 45 anni. L’intestazione è chiara, Arthur Hill Cremona Chaucer Road, Ashford. Hill decide di non presentarsi al reclutamento opponendo certificati medici per alcune problematiche croniche di salute ma il Ministero della Guerra sembra non sentire ragione e continua a spedire a Cremona medici e richieste di ulteriori accertamenti. Gli inglesi non tolleravano in nessun caso il rifiuto alle armi da parte dei loro cittadini. Hill, ben consapevole di questa visione, vuole comunque servire la causa bellica e dalla sua Cremona propone al Ministero la possibilità di venire impegnato in attività differenti da quella tipica del fuciliere di Sua Maestà. Sarà un passaggio rivoluzionario che si protrarrà per quasi due anni fino al 4 luglio 1918 quando Hill, invece di vedersi in arresto per renitenza alla leva e allontano dai suoi pianoforti, verrà convocato alla Middelsex Guidhall, sede della Corte Suprema inglese, per difendere le sue ragioni. La guerra volgeva al termine e, alla fine dell’udienza, Arthur tornerà dalla Corte Suprema alla sua Cremona dopo aver creato un caso giuridico che resterà aperto per decenni.

Circa agli antipodi di Ashford troviamo Ipswich, in Australia, dove già nella prima parte del 1800 un cittadino inglese appena sbarcato nella ex colonia, James Johnson, decise di “rivoluzionare” quel piccolo borgo nella zona est dell’Australia che, al contrario di Ashford, offriva temperature quasi desertiche con piogge molto ridotte. Johnson decise di aprire una bottega di liuteria dopo aver chiamato la sua casa, anche per lui con annesso negozio, con il nome della patria della liuteria “Cremona”. Ovviamente il richiamo commerciale del nome della città in sintonia con i violini era notevole ma, per Johnson, Cremona a Ipswich doveva rimanere tale per cui legò perennemente l’intera area di sua proprietà alla città di Stradivari. La casa, che divenne una sorta di “luogo di culto” per gli amanti della musica di Ipswich, pur cambiando destinazione d’uso nel XX secolo e diventando un’officina per automobili non vide mai mutato il nome scelto dal liutaio. L’area Cremona ad Ipswich è rimasta tale anche oggi, mantenendo fede alla passione e professione di James che, da sempre, aveva sognato di poter diventare un liutaio e che condivideva, con Arthur, la passione per la storia musicale della città italiana.

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