Cassa integrazione, nei primi sette mesi dell'anno cresciuta del 55%
L’economia cremonese continua a soffrire, soprattutto nell’ambito del lavoro: i dati relativi alla Cassa integrazione in questo senso parlano chiaro: nei primi sette mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si è registrato un incremento del ricorso a questo ammortizzatore sociale del 55,2%, un dato nettamente più alto di quello nazionale. A dirlo è il settimo rapporto Uil sulla cassa integrazione, in cui si evidenzia però anche un altro dato: da giugno a luglio di quest’anno la cassa integrazione ha avuto una flessione del 61,5%. Non si tratta però di un segnale di ripresa, quando probabilmente il fatto che con le ferie estive il numero di dipendenti al lavoro cala.
“I dati segnalano la sofferenza del tessuto economico locale” sottolinea Per Paolo Soncini, segretario della UIL Cremona-Mantova. “Il sistema produttivo ed occupazionale ha bisogno di un insieme di politiche che siano lungimiranti e strutturali nel tempo, dove il lavoro con la “L” maiuscola torni ad essere il motore trainante del Paese. Spendere bene e concretamente i fondi europei e il Fondo di sviluppo e coesione, per realizzare infrastrutture materiali e immateriali, per rafforzare la pubblica amministrazione nella capacità di gestione delle risorse e porre il tema del Mezzogiorno come punto focale delle attività del Governo. Occorrerà, come richiesto dal Sindacato a più riprese, migliorare in alcuni aspetti questo ammortizzatore sociale, rendendolo maggiormente efficace”.
Anche a livello nazionale le dinamiche sono simili: le ore richieste a luglio sono state 19,1 milioni, in aumento del 33,5% rispetto allo stesso mese del 2018, ma in flessione del 30,9% rispetto al mese di giugno. In sette mesi sono state complessivamente autorizzate 163 milioni di ore di cassa integrazione, che mostrano un incremento del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2018 derivante dall’aumento delle richieste di cassa integrazione straordinaria (+42,7%).
La cassa integrazione continua a mostrarsi come un fondamentale strumento di conservazione dei posti di lavoro. In questi primi sette mesi dell’anno, infatti,l’ammortizzatore sociale ne ha salvaguardati 137 mila ed in sua assenza lo status occupazionale delle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, sarebbe mutato in quello di “disoccupati”. Il confronto tra giugno e luglio 2018, permette di vedere una debole flessione del ricorso alla cassa integrazione in Lombardia, pari al 7,2%. La stessa tendenza emerge anche dalla comparazione tra i primi sette mesi del 2018 e quelli del 2019, la diminuzione si ferma al 5,2%.