San Daniele 1º comune a dichiarare l'allarme climatico Al via il Progetto Albero
Una vera e propria rivoluzione ecologica, che prevede il riforestamento per combattere l’emergenza climatica. Questo il sogno di Davide Persico, sindaco di San Daniele Po, che ha convocato una seduta straordinaria del consiglio comunale sabato 31 agosto, per l’approvazione di una delibera con cui dichiareranno lo stato di emergenza climatica e ambientale. San Daniele è il primo Comune in provincia di Cremona a fare questo passo: “Auspico che questo spinga anche altri comuni del territorio a seguire questa strada. Qualcuno mi ha già chiesto la bozza della delibera”.
Una delibera da cui partirà poi il Progetto Albero: “Lo scopo è sollecitare la gente e gli amministratori locali sul cambiamento climatico, che è ormai percepibile da chiunque, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello meteorologico, come dimostrano anche i recenti disastri verificatisi sul Cremasco” sottolinea il primo cittadino. “Vogliamo stimolare la gente a prendere coscienza di questa situazione. E come amministratori abbiamo deciso di dare l’esempio per cambiare le cose”.
Il progetto Albero, acronimo di ‘Abbattere biossido di carbonio esercitando rimedi ovvi’, consiste semplicemente nel piantumare alberi, che producono ossigeno, assimilano l’anidride carbonica, e svolgono un’importante funzione ambientale. “Faremo delle piantumazioni in aree pubbliche, private, ma anche zone demaniali che chiederemo in concessione” specifica Persico. “In passato il Comune di San Daniele ha già rinforestato due zone, una tra il paesee Motta Baluffi e l’altra che va verso Pieve d’Olmi. Ora, a distanza di 20 anni, sono diventate polmoni verdi importantissimi per il territorio. L’obiettivo è di realizzarne altri, insegnando alla gente del paese a rispettare questi spazi verdi e a conoscerli. Non solo all’esterno, ma anche nello stesso tessuto urbano, andando a piantumare anche aree private. Allo stesso modo, pianteremo alberi in ogni angolo possibile”.
Sempre nel progetto rientra un piano di implementazione dei parchi fotovoltaici, che andranno ad aggiungersi ai tre già presenti in paese: “Questi stanno facendo funzionare un paio di edifici e ripagano il mutuo che abbiamo dovuto chiedere per l’asportazione dell’amianto sopra l’Ammasso del grano. Inoltre faremo delle attività integrate con scuole e museo. Attiveremo amche azioni del risparmio energetico degli edifici comunali. Infine, è in programma la trasformazione dell’Ammasso del Grano in un Centro servizi, con progetto da 1 milione di euro, con un finanziamento nazionale”.
Intanto, poiché anche piantare alberi ha un suo costo, il 21 settembre si svolgerà ‘Tutto Sanda in Piazza’, cena solidarietà nonché appuntamento ormai imperbibile per i residenti. “Quest’anno il ricavato servirà per gli alberi: le piantumazioni rappresentano un costo importante, e cercare fondi per coprire tali costi è fondamentale” conclude Persico. “Fortunatamente in paese ci sono realtà imprenditoriali che si sono dimostrate interessate a contribuire”.
LaBos