Cronaca

Piano con più controlli per combattere l'aumento dei furti

– Sopra, il questore Antonio Bufano e il capo di gabinetto, vicequestore aggiunto Adele Belluso durante l’incontro con i giornalisti FOTO FRANCESCO SESSA

Complessivamente in provincia si registra un aumento dei delitti, ma l’incremento, che arriva dopo la costante e progressiva diminuzione degli anni scorsi, è comunque lieve (+1,24%, dai 12814 del 2010 ai 12974 del 2011). La nostra situazione, pertanto, si mantiene in linea con gli standard di criminalità degli altri territori della regione, e per alcuni reati addirittura al di sotto di tali standard e delle ben più complesse condizioni diverse rilevate in altre zone. Ciò permette di poter definire Cremona una realtà sostanzialmente tranquilla e l’area provinciale fondamentalmente sicura. Questo grazie agli sforzi delle diverse forze di polizia. Ma la sicurezza non è però solo appannaggio di queste forze. Importante, e necessaria, anche la collaborazione della cittadinanza. Sono frasi, queste, che riassumono quando descritto in mattinata dal questore Antonio Bufano, che in un incontro con i giornalisti ha parlato della sicurezza e dell’ordine pubblico nella provincia cremonese, ‘fotografando’ l’anno appena trascorso.
“Non si può negare l’incremento registrato per alcuni reati. Ad essere aumentati sono i furti nei supermercati, quelli attuati per strada, come gli scippi, e sono aumentate le ‘piccole’ rapine”. Quelle di entità importante (“poche”) sono state contrastate, scoperte, “quasi tutte subito”. E il questore ha ricordato il colpo in banca sventato non molto tempo fa. Per combattere questi fenomeni il progetto prevede “l’incremento dei controlli sul territorio negli orari sensibili, nelle fasce serali e notturne”.
Tra le tipologie di furti da combattere, quella che prende mira al rame. Qualche giorno fa sparito il carico di un tir. I predoni di questo materiale “entrano nei cimiteri, e riescono a volte a bloccare anche il traffico dei treni quando entrano in azione sulle linee ferroviarie”, ha accennato il questore, parlando anche delle razzie di oro rosso dalle piattaforme di rifiuti e scarti, dove vengono ‘puntati’ oggetti come frigoriferi e batterie. Il materiale “ha mercato all’estero”.
La sicurezza, come detto e come sottolineato da Bufano, non è solo appannaggio delle forze di polizia. “A volte è anche frutto di un’attività immediata che segue segnalazioni. I cittadini sono parte attiva e possono favorire la sicurezza. Un esempio è la rapina avvenuta recentemente in una casa di Crema. In quel caso la chiamata di un vicino ha permesso un rapido intervento”. Di “sicurezza partecipata” ha parlato il questore, autorità provinciale di pubblica sicurezza.
Questione ordine pubblico. In un panorama e in un periodo fatto di forti dissensi politici e possibili tensioni sociali. “Noi lavoriamo bene con le forze che riusciamo ad avere a disposizione”. Da due anni e mezzo non ci sono manifestazioni con degenerazioni violente. Non andare oltre il lecito manifestare, questo il messaggio lanciato da Bufano. Una parentesi è stata dedicata al presidio con raccolta firme di CasaPound in programma domani (sabato) in piazza Cadorna. “La legge consente la manifestazione. E’ poi arrivata un’altra richiesta per la stessa piazza nello stesso giorno. Ma abbiamo vietato lo svolgersi di quest’altra manifestazione nel medesimo luogo”, favorite parallelamente soluzioni alternative.
La polizia non è solo tutto quello descritto fino ad ora. Lo ha ricordato il questore: c’è anche l’ottimo lavoro svolto della polizia amministrativa e sul fronte immigrazione. Altro capitolo toccato da Bufano: grandi gli sforzi, così come i risultati, sul fronte investigazioni. Un esempio su tutti: il caso calcioscommesse. Rimarcato dal questore pure l’operato della Digos. Così come l’impegno nelle manifestazioni sportive: incontro calcistico tra Cremonese e Piacenza senza intoppi, senza incidenti. “La tessera del tifoso sta funzionando”. In sicurezza anche lo svolgimento delle gare di basket della Vanoli-Braga.

“Un ringrazimento – in conclusione – va a tutte le forze di polizia e ai miei diretti collaboratori”.

I NUMERI IN PROVINCIA

Furti semplici e aggravati passati da 6017 a 6608 (+591). Nel dettaglio, l’aumento di furti con strappo, con destrezza, su auto in sosta, di ciclomotori e motocicli. Incremento di violenze sessuali (da 27 a 34), truffe e frodi informatiche (da 531 a 584), estorsioni (da 16 a 24), i reati di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (da 28 a 31).
Controtendenza per furti in abitazione (da 1135 a 1121), furti in esercizi commerciali (da 560 a 480) e di auto (da 235 a 221). Nel complesso, rapine diminuite (da 120 a 112), così come quelle in abitazione (da 18 a 12), in esercizi commerciali (da 25 a 21) e nella pubblica via (da 48 a 34). In calo tutti gli altri delitti (da 2026 a 1773).
Cresce l’attività delle forze di polizia in generale. Assicurate alla giustizia 3419 persone, di cui 3083 denunciate e 336 arrestate.
I RISULTATI DELLA POLIZIA

Nell’attività di repressione 121 persone arrestate, 825 denunciati, 40 fogli di via emessi, 11 avvisi orali, 8 Daspo (divieti di accesso a impianti sportivi) e 10 ammonimenti (stalking).
Invariata dal punto di vista statistico la nazionalità delle 946 persone denunciate nel 2011: 704 comunitarie (493 italiani) e 237 extracomunitari, tutti privi di permesso di soggiorno. Ciò testimonia, come evidenzia Bufano, che i regolarizzati tendono a non creare problemi e a integrarsi.
Oltre 7857 i servizi di vigilanza del territorio delle pattuglie delle Volanti, della Stradale e del Poliziotto di quartiere. 20164 le chiamate al 113, 598 le operazioni di soccorso pubblico effettuate, 28370 le persone identificate, 8420 i veicoli controllati, 15301 le infrazioni al codice della strada, 803 le patenti ritirate.
Polizia per l’immigrazione: 968 persone fotosegnalate legge Bossi-Fini, 12003 permessi e carte di soggiorno, 114 rigetti e revoche, 20 espulsioni con accompagnamento alla frontiera e C.P.T., 49 ordini di lasciare il territorio nazionale. Sono state trattate 185 richieste per asilo politico e 139 per motivi umanitari.
Polizia amministrativa e sociale: 7810 passaporti nuovi/rinnovati, 1208 porto d’arma uso caccia/sport, 145 autorizzazioni in materia di armi (collezioni, esportazioni), 84 licende di P.S., 116 controlli amministrativi alle armerie ed esercizi titolari di licenza di polizia. Inoltre 36 proposte per divieto detenzione armi, 45 revoche e dinieghi di porto di fucile.
Gestione dell’ordine pubblico: aumento dell’attività dell’ufficio di gabinetto della questura e della Digos. 287 i servizi di O.P. (66 per manifestazioni sportive), 1673 dipendenti impiegati, 350 persone identificate, 85 denunciate.
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