Politica

Elezioni presidente della Provincia: le polemiche sul territorio

Simone Beretta già consigliere provnciale e attuale consigliere comunale di Forza Italia a Crema torna sulla scelta dei candidati alla presidenza della Provincia e accusa i vertici del partito di avere puntato su un nome caro alla Lega ma “divisivo nel centro destra”, Rosolino Bertoni.

Di qui lo strappo all’interno del partito insieme ad altri membri che hanno preferito Mirko Signoroni, scelta civica del centrosinistra. Una scelta dettata anche dall’essere venuto a conoscenza del tentativo da parte di alcuni membri ai vertici del partito di Forza Italia, di far saltare le elezioni provinciali, dopo aver saputo della candidatura di Bertoni.

Bertoni che, se anche venisse eletto, pare non avrebbe la maggioranza in Consiglio, poiché Beretta non ha intenzione di sostenerlo.

Ma anche su Signoroni si sta sollevando qualche polemica, in merito alle dichiarazioni rilasciate lo scorso gennaio a “Il Cittadino di Lodi”. “E’ chiaro che se si dovesse rimettere mano ai progetti di aree omogenee e di città metropolitana, Dovera starebbe con Lodi”. Questo quanto aveva riportato il quotidiano lodigiano. “E’ inevitabile considerare Cremona lontana. Parlare di accorpamento o passaggio di provincia sarebbe allo stato attuale quanto meno azzardato, ma negare che ci siano confronti e discussioni sull’opportunità di ripensare i confini e le appartenenze è impossibile”.

Ad intervenire sulla questione è il sindaco di Casale, Antonio Grassi, che alla presidenza sostiene il collega Bertoni. “Personalmente non ho problemi con Signoroni; la sua dichiarazione è logica. Se fossi il sindaco di Dovera probabilmente avrei detto la stessa cosa, vista la vicinanza con Lodi. Detto ciò – prosegue Grassi – è curioso che la Provincia di Cremona, se lui fosse eletto, si ritrovi con un presidente ‘lodigiano’. I cremonesi accetterebbero questa condizione?”.

“Non sono nè leghista nè di Forza Italia – conclude – Ma Rosolino è uno dei sindaci dissidenti di Scrp. Abbiamo fatto un percorso insieme. Sostengo lui, senza nulla togliere a Signoroni”.

Signoroni replica, pacatamente, che “quelle dichiarazioni riguardavano quello specifico contesto”. Questione, dunque, chiusa. “Anzi – aggiunge il candidato – avere un presidente della Provincia che da sindaco vive la lontanza, potrebbe essere uno stimolo in più per accorpare maggiormente il territorio e spingere alla vicinanza”.

Ambra Bellandi

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