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Calcioscommesse, processo Bologna: prescrizione per 26 imputati su 31

Si è concluso con una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione la parte di processo sul calcioscommesse che era in corso a Bologna. Sentenza di prescrizione per 26 imputati su 31. Estinta l’accusa di partecipazione ad associazione a delinquere, ritenuta operante fino al 2011, per ex calciatori come Cristiano Doni, Stefano Mauri, Sergio Pellissier, Stefano Bettarini, Luigi Sartor, Kewullay Conteh, Mauro Bressan, Roberto Goretti, Alex Pederzoli e Francesco Ruopolo. Restano al vaglio dei giudici bolognesi solo le posizioni di cinque presunti promotori e capi dell’associazione, tra cui Beppe Signori. Sul dibattimento, però, incombe una pronuncia della Cassazione sulla competenza territoriale, già passata dalla Lombardia all’Emilia, che potrebbe, in caso di un nuovo trasferimento, allungare di molto i tempi di un processo ancora lontano dal concludersi.

A far spostare il processo da Cremona a Bologna era stato il collegio dei giudici cremonesi nel 2017, sostenendo che Bologna era il luogo in cui si era manifestata e realizzata l’operatività dei due principali sodalizi, tra cui quello dei ‘Bolognesi’, di cui farebbe parte, secondo l’accusa, anche Signori. L’anno dopo, la Cassazione, già chiamata in causa sulla competenza, aveva deciso che non c’era conflitto. Il tribunale di Bologna, però, aveva nuovamente sollevato la questione, non condividendo la decisione di Cremona di spostare il processo.

Dalla lettura degli atti, secondo Bologna, non emerge infatti un gruppo prevalente, né una struttura piramidale, e quindi anche per questo non si può individuare un luogo di pianificazione dei reati, ma anzi, è impossibile specificarlo, e comunque questo non è Bologna. Secondo i giudici bolognesi, la competenza è di Cremona, città dove sono state avviate le indagini. L’inchiesta, nata proprio sotto il Torrazzo, dal 2011 aveva portato ad arresti e ad un centinaio di indagati. Recente la sentenza di assoluzione emessa a Cremona sull’ex portiere Marco Paoloni e di assoluzione e non luogo a procedere per prescrizione per coloro che erano considerati i componenti della cosiddetta ‘terza associazione’, l’unica parte che era rimasta a Cremona.

Sara Pizzorni

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