Politica

Consiglio comunale, nominati i capigruppo: le civiche pro Galimberti restano divise

Il presidente del consiglio comunale  Paolo Carletti ha firmato venerdì i decreti di nomina dei capigruppo e dei vice dei gruppi consigliari, in vista della seconda riunione di consiglio, il prossimo 18 luglio. Roberto Poli coordinerà il gruppo del Pd (supplente ancora in attesa di definizione), il più numeroso tra quelli usciti dalle elezioni del 26 maggio; per Fare Nuova la Città sarà ancora Enrico Manfredini (supplente Marco Loffi, il più votato della lista); per Cremona Attiva capogruppo Riccardo Merli e supplente Cinzia Marenzi; per la Lega Alessandro Zagni e Pietro Burgazzi. Forza Italia non ha presentato nomi entro la data prevista, per cui sarà il candidato sindaco Carlo Malvezzi ad assumere il ruolo. Capogruppo di diritto in quanto unici eletti, Maria Vittoria Ceraso (Lista Viva Cremona), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Luca Nolli (M5S), Marcello Ventura (Fratelli d’Italia).

Inizialmente c’erano stati alcuni tentativi di creare un unico gruppo consigliare delle due civiche a sostegno di Galimberti, alla fine non riusciti: nove, quindi, i gruppi consigliari.

Giovedì si terrà il primo ufficio di presidenza per definire l’ordine del giorno del 18 luglio. Un consiglio comunale che il suo presidente intende rinnovare profondamente rispetto agli ultimi mandati: “Vorrei che l’assemblea – afferma Carletti – tornasse ad essere un luogo in cui si guarda un po’ oltre il giardino di casa e si allargasse lo sguardo a quello che succede nel mondo. Per cent’anni il consiglio comunale di Cremona è  stato così, da un decennio il dibattito sui temi internazionali è completamente sparito. Lavorerò per un consiglio comunale come luogo di esercizio della democrazia, quantomai necessario in una fase storica in cui soprattutto i giovani si stanno allontanando da questi valori”. In quest’ottica verranno organizzati  presentazioni di libri ed incontri culturali sotto l’egida della presidenza del consiglio.

Per quanto riguarda la composizione dei gruppi di minoranza, sembra proprio che stavolta, a differenza dei due mandati precedenti, il candidato sindaco della coalizione perdente al ballottaggio, non abbandonerà il suo posto in consiglio. Era accaduto con Corada quando venne sconfitto da Perri; accadde con quest’ultimo quando vinse Galimberti. Stesso comportamento ebbe Zagni, 5 anni fa candidato della Lega che correva da sola. “Ringrazio pubblicamente Malvezzi per la sua presenza consiglio – afferma Carletti – E’ un segno di rispetto nei confronti degli elettori e soprattutto dell’istituzione del Consiglio comunale”. g.biagi

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