Patteggia 2 anni e 8 mesi la 47enne cremonese arrestata per spaccio. Multa di 11.555 €
Ha patteggiato due anni e otto mesi, Barbara Bedani, la 47enne cremonese arrestata lo scorso mese dai carabinieri con l’accusa di spaccio. L’imputata, che ha atteso il processo ai domiciliari, era difesa dall’avvocato Gianluca Pasquali. Per lei, che ha ottenuto il minimo della pena, anche una multa di 11.555 euro. Secondo l’accusa, la donna, che nella precedente udienza di convalida aveva ammesso le sue responsabilità, aveva avviato l’attività di spaccio per sopperire alla mancanza di entrate domestiche, anche a causa della reclusione in carcere del marito. Per un mese aveva percepito anche 700 euro con il reddito di cittadinanza. L’operazione dei militari risale alla sera del 15 giugno durante un pattugliamento straordinario nei pressi della stazione. Durante il servizio i carabinieri avevano notato un 25enne, già conosciuto come assuntore di sostanze stupefacenti, uscire dall’abitazione della donna in viale Trento e Trieste e affrettarsi a bordo di una Ford che lo attendeva in strada. L’utilitaria era stata fermata e perquisita e il 25enne era stato trovato in possesso di 1 grammo di eroina nascosto dentro un calzino. Sulla stessa auto si trovava un 33enne con 2 grammi di marijuana. Durante questi controlli, i militari avevano notato un continuo andirivieni di persone dall’abitazione della 47enne, individuata grazie alla testimonianza del 25enne. Di qui la perquisizione nel corso della quale erano stati trovati, nascosti in una scatola di scarpe sotto il letto, 20 grammi di cocaina e 50 di eroina in parte suddivisi in dosi confezionate con cellophane e pronte per essere immesse sul mercato, oltre a un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento e la somma di 200 euro in contanti. Mentre i militari effettuavano la perquisizione e il fermo della donna, sul suo telefonino arrivavano numerose telefonate e messaggi di clienti ansiosi di poterla contattare per soddisfare i bisogni di droga del sabato sera. Fatto analizzare, lo stupefacente è stato definito di qualità ‘discreta’.
Sara Pizzorni
