Lettere

Ordinaria manutenzione:
promessa disattesa
dall'Amministrazione Galimberti

da Maria Vittoria Ceraso e Pietro Ricci - lista civica Viva Cremona

L’Amministrazione uscente ha annunciato che se sarà rieletta una delle sue priorità sarà l’istituzione dell’“Assessorato alle piccole cose” come a certificare che senza una figura politica che sovraintende e presidia l’attività di ordinaria manutenzione della città gli uffici comunali non sono in grado di rispondere in maniera pronta ed efficace alle segnalazioni di cittadini e comitati di quartiere.

Ma che in un Comune anche le attività che dovrebbero considerarsi di routine abbiano bisogno di un presidio politico è davvero indice di un’incapacità amministrativa di questa Giunta. In particolare sul tema delle piccole manutenzioni o dei lavori pubblici il  rimando di competenze da un ufficio all’altro, la non chiarezza di chi deve intervenire ed in che tempi, il controllo sulla corretta esecuzione dei lavori, dai più piccoli ai più grandi,  sono tutte criticità che coloro che hanno fatto segnalazioni o richieste al  Comune in questi 5 anni hanno potuto sperimentare.

La promessa del Sindaco che  aveva annunciato che non avrebbe puntato tanto sulle grandi opere (in effetti non ne ha fatta nessuna!) per investire sull’ordinaria manutenzione è stata disattesa, e anche quel poco realizzato è stato fatto male con spreco di risorse pubbliche. Cito come esempio il campo da basket di Parco Sartori, riqualificato nel 2015 con una spesa di 40.000 euro  e che oggi si presenta in condizioni pessime, con profonde crepe che lo attraversano per tutta la sua lunghezza, segno di un lavoro non eseguito a regola d’arte nella completa indifferenza di un qualsiasi presidio dell’Amministrazione, che dopo essersi vantata di aver riqualificato uno dei campi da basket più frequentati della città lo ha abbandonato in uno stato di totale degrado.(Foto recenti allegate alla presente)

Ma di fatto tutti i quartieri hanno risentito di una mancanza di ascolto proprio sulle piccole cose, come stanno testimoniando vari Presidenti di Comitati che invece di essere considerati interlocutori privilegiati della Giunta sono rimasti spesso inascoltati perdendo credibilità  nei confronti dei cittadini in quanto, molto spesso, ha avuto più efficacia in termini di risoluzione del problema una lettera scritta alla stampa, che crea problemi di immagine alla Giunta, piuttosto che la segnalazione fatta attraverso i canali istituzionali di chi si spende ogni giorno per il suo quartiere.

Ne è testimone Ricci Gianpietro presidente del Comitato di Quartiere n. 7 e del “Gruppo Anziani Maristella”, che si è candidato nella lista civica Viva Cremona proprio per evidenziare quali sono le vere problematiche dei quartieri e come  in questi anni non siano state affrontate in modo corretto.

In particolare il quartiere Maristella, pur contando più di 1.600 abitanti, di cui quasi la metà anziani, ha visto chiudere negli anni tutti i negozi di vicinato, servizi essenziali come la farmacia e vive in uno stato di quasi isolamento a causa di un trasporto pubblico che prevede pochissimi collegamenti con il centro.

Ricci sottolinea anche come da  diversi anni in questo quartiere si è insediata la società sportiva “Sported Maris” che attualmente conta circa 500 ragazzi iscritti; questa realtà ha influenzato molto la vivibilità del quartiere con l’aumento notevole del traffico di automobili e pullman, con difficoltà enorme di parcheggio e pericolo per la velocità che non viene rispettata, inquinamento per le code che si formano in entrata e soprattutto in uscita dal quartiere.
Anche il traffico sulla Via Persico è aumentato in maniera significativa in quanto transitano circa 12.000 veicoli al giorno con problemi di sicurezza per i residenti.

Tante le segnalazioni fatte da Ricci in questi anni come la pista ciclabile che andrebbe regolamentata e che per  una parte è tutt’ora senza illuminazione,  il degrado dei parchi del quartiere dove  mancano i giochi per bambini, le panchine e i cestini dei rifiuti.

Forse più che pensare all’istituzione di un nuovo Assessorato alle piccole cose e  inventarsi il “Preferendum” per chiedere ai cittadini alla vigilia delle elezioni ciò che non si è voluto ascoltare in questi 5 anni, basta far funzionare meglio l’Assessorato ai Quartieri e alle Periferie che non è riuscito nemmeno a presidiare la procedura di modifica del Regolamento chiesta da tempo da tutti i Presidenti dei comitati.

© Riproduzione riservata