Cronaca

Via Vecchia Dogana: cantieri e discariche a cielo aperto: residenti sul piede di guerra

Videoservizio: Eleonora Busi

Discariche a cielo aperto, cumuli di rifiuti, cantieri infiniti e degrado: una fotografia desolante quella dell’area di via Vecchia Dogana, dove da anni permangono gli stessi problemi, mai risolti. Ma i residenti ora alzano la voce, sia contro il Comune che contro Rfi, proprietario di molti appezzamenti nella zona. La prima questione riguarda infatti il cantiere che sorge lungo i binari, a ridosso della via. “Quando ho comprato la casa, tre anni fa, in Comune mi avevano assicurato che si trattava di un cantiere che funzionava solo un paio di volte l’anno. Invece sono al lavoro tutti i giorni” commenta una residente di via Platani, Cristina Stringhini, che sta cercando di coinvolgere i vicini di casa e gli altri abitanti della zona per portare avanti una protesta comune.

“Avvieremo una raccolta firme per chiedere che venga innalzata una barriera antirumore, in modo da proteggerci dal frastuono che si sente giorno e notte e dagli imponenti quantitativi di polvere che produce il cantiere e che ci entra in casa. Senza contare il problema dei sacchi di amianto: nella riunione che abbiamo fatto con l’assessore Alessia Manfredini e con l’ingegner Pagliarini ci avevano garantito che entro un mese li avrebbero tolti, invece li hanno solo spostati, ma sono ancora lì. Ci hanno detto che non ci sono pericoli per la salute, ma nessuno ci ha fatto vedere la documentazione relativa”.

Non è tutto. La zona si sta trasformando in una vera e propria discarica a cielo aperto, con aree zeppe di rifiuti: percorrendo la via Vecchia Dogana, si incrociano sacchi della spazzatura abbandonati a terra, e a ridosso delle ‘Nuvole Galleggianti’, il complesso di case inaugurato tre anni fa a ridosso di via Vecchia Dogana, un cumulo di rifiuti campeggia in bella vista da due settimane. Senza contare l’area privata che ormai da anni giace abbandonata e zeppa di rifiuti di ogni genere, anch’essa una vera e propria discarica abusiva che si affaccia lungo le villette di nuova costruzione, con buona pace dei residenti.

Camminando lungo quelle strade non si può non notare l’erba alta, che invade ogni marciapiede, e che trasmette un’impressione di grande incuria. La stessa che si percepisce anche raggiungendo il parcheggio delle ex tranvie. Qui sorge un condominio che è completamente circondato da un terreno di proprietà Rfi, che versa in condizioni di enorme degrado. Come spiegano i residenti: “Recentemente hanno tagliato l’erba, dopo sei anni che non lo facevano, ma poi hanno lasciato tutto lì, senza portare via il materiale di scarto. Anche quest’area è una discarica a cielo aperto, con topi morti, una colonia felina abusiva, ogni tipo di rifiuti. In più durante la notte c’è chi supera la recinzione, rotta in più punti e con un cancello che comunque non si chiude, per bivaccare, facendo schiamazzi. Noi non ne possiamo più”.

Laura Bosio

Fotoservizio: Francesco Sessa

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