Politica

Comitati quartiere, i presidenti del centrodestra: 'Mancato vero coinvolgimento dei residenti'

Via Giordano, uno dei nodi del contendere tra presidente del quartiere Arata e amministrazione comunale uscente

I tre presidenti dei comitati di quartiere Rosa Maria Grazia Tozzi, Maria Cristina Arata e Paolo Marcenaro (rispettivamente Giuseppina – Cascinetto, via Giordano-Cadore, Centro) scendono in campo con il centrodestra nella lista di Forza Italia: “ I Cittadini sono delusi dalla giunta Galimberti – affermano – serve un vero coinvolgimenti dei residenti.
I comitati di quartiere devono acquistare un ruolo più attivo e definito nella vita della città. La giunta uscente li ha valorizzati a parole ma non nei fatti. Spesso ne ha ignorato le istanze, reagendo con risposte proforma o addirittura con silenzi a dir poco imbarazzanti a richieste, segnalazioni e proposte. Come cittadini, in questi anni ci siamo resi disponibili ad un lavoro costruttivo all’interno dei comitati di quartiere, aspettandoci un coinvolgimento vero nella funzione di raccordo tra i residenti e l’amministrazione comunale prevista dal regolamento. Ci siamo impegnati quotidianamente, dedicando tempo ed energie alla nostra città, raccogliendo con passione le istanze delle persone che abitano i quartieri. Purtroppo, però, dobbiamo constatare che queste istanze sono state in gran parte ignorate. Si tratta di una grave contraddizione tra la volontà dichiarata dal centrosinistra di favorire la vita democratica della città e quello che nei fatti è avvenuto».

“Siamo profondamente delusi per come sono andate le cose – spiegano Tozzi, Arata e Marcenaro – e per l’approccio fallimentare della giunta uscente, riconoscendoci nei contenuti e negli obiettivi della proposta del centrodestra, forti dell’esperienza maturata negli anni all’interno dei comitati, abbiamo deciso di continuare il nostro impegno pubblico candidandoci al Consiglio comunale. Lavoreremo per valorizzare i comitati di quartiere, garantendone un coinvolgimento reale, un ruolo più definito e salvaguardandone le potenzialità di incidere concretamente nella vita di Cremona e nei progetti elaborati dall’amministrazione comunale”.

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