Cronaca

Istituto Sospiro, cambia lo statuto; un consigliere non potrà più essere anche dg

L’istituto di Sospiro, la più grande realtà socio sanitaria della provincia e una delle maggiori in Lombardia, anticipa i tempi della legge di riforma delle onlus e si dota di un nuovo statuto che modifica  la composizione del Cda e rende incompatibile la carica di consigliere con quella di direttore generale. Quasi al termine del suo mandato quinquennale, il Cda presieduto da Giovanni Scotti ha ricevuto l’approvazione della Regione Lombardia ad una prima modifica che prevede diversi criteri di nomina per i cinque componenti del Cda, riequilibrando le nomine politiche rispetto a quelle private. In sostanza, se fino ad ora tre dei 5 membri erano scelti dal sindaco di Sospiro, uno dal presidente della Provincia e uno dal Vescovo,  il prossimo Cda  avrà un membro nominato dal Vescovo della Diocesi di Cremona, uno dal Presidente della Provincia, uno dal sindaco e uno dal parroco della Parrocchia di San Siro in Sospiro. Il quinto membro sarà scelto dai quattro nominati, al fine di fare acquisire al Consiglio di Amministrazione le competenze che ne rafforzino la composizione. Inoltre è stata tolta la possibilità che il Direttore Generale possa essere contemporaneamente anche consigliere, ” così da evitare – si legge in una nota della fondazione – la sovrapposizione di ruolo tra chi è chiamato ad assumere le decisioni e chi è incaricato di renderle operative”.

“La riforma del terzo settore – afferma Scotti –  rivede in modo organico la disciplina del mondo no profit e anche una Onlus importante come Fondazione è già da mesi nel vivo delle procedure per la sua applicazione.
L’attuale Consiglio di Amministrazione, in stretta sinergia con i soci fondatori (Vescovo della Diocesi di Cremona, Presidente della Provincia di Cremona, Sindaco del Comune di Sospiro), da tempo sta ragionando su questa importante “rivoluzione” e ha pertanto valutato l’esigenza di procedere, in tempistiche ristrette previste dalla normativa vigente, ad affrontare, compiutamente, una delicata e fondamentale trasformazione dell’ente, in ottemperanza alla riforma del terzo settore e, preso atto, dell’attuale rilevanza di Fondazione Sospiro nel contesto clinico e progettuale che la contraddistingue sempre più come eccellenza di rilievo nazionale ed internazionale, ha proceduto a formulare una prima modifica statutaria volta a garantire una ancor più collegiale composizione del Consiglio di Amministrazione stesso; sia per garantire una adeguata stabilità gestionale, superando situazioni di predominanza non più giustificabili, sia per andare incontro alle precise richieste che la nuova normativa reclama in tema di governance dell’ente. Inoltre in vista del termine previsto per il 2 agosto dovremo procedere, attraverso un adeguamento definitivo dello statuto, nel compiere l’importante decisione che caratterizzerà fondazione rispetto alle possibilità previste dalla riforma. Proprio per questa ragione siamo in una fase di studio e approfondimento con il supporto di importanti professionisti individuati dalla nostra principale associazione di categoria (Arsac) che rappresenta tutte le strutture sociosanitarie della Provincia di Cremona.
L’obiettivo è quello di creare le migliori condizioni offerte dalla nuova normativa per implementare servizi innovativi volti a rispondere ai bisogni di sostegno ed esistenziali delle persone fragili che a noi si rivolgono, sviluppando ulteriormente la crescita della Fondazione.e.

Giovanni Scotti, presidente Ios

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