Gelmini a Cremona per Malvezzi e Salini: 'Le fratture in FI? Sostanzialmente superate'
La coordinatrice regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini è stata oggi a Cremona, dove la campagna elettorale di Carlo Malvezzi e Massimiliano Salini si è incentrata oggi sulla festa della mamma per distribuire rose alle donne in centro storico e rimarcare il tema caro al centrodestra dell’importanza della famiglia. “Un grande in bocca al lupo a Carlo – ha detto Gelmini – che rappresenta il meglio del centrodestra e di Forza Italia. La scelta è caduta su di lui in quanto è una persona che ha maturato in questi anni competenza amministrativa, ha lavorato in Regione, in particolare mostrando vicinanza al mondo dell’ impresa, commercio, artigianato, piccole e medie imprese. E’ una persona che, con l’unità di tutto il centrodestra, con tutta la compagine rappresenta la cultura del buon governo che caratterizza questa coalizione e Forza Italia in particolare”. Ha poi aggiunto: “Cremona è una città che negli ultimi anni si è fermata, parlando con le persone per strada si ha la sensazione di stallo, abbiamo bisogno di rilanciare questa città che è una realtà molto importante della cultura, della musica, dell’arte, ma anche dell’imprenditorialità, del saper fare e dell’agricoltura, una delle attività centrali per Cremona e per la Lombardia”.
Gelmini ha seguito in prima persona il travaglio di Forza Italia cremonese, con la dolorosa frattura che risale già alla scorsa estate (commissariamento) e che ha portato alla candidatura in solitaria di Ferruccio Giovetti: “La vita interna dei partiti – aggiunge al riguardo Gelmini – è fatta di alti e basi e di momenti di conflittualità. Io penso che siano stati sostanzialmente riassorbiti, la candidatura di Carlo Malvezzi non guarda solo ai partiti ma innanzitutto ai cittadini, al civismo, alle associazioni, al mondo delle professioni e del volontariato, ai tanti cittadini che non hanno una tessera in tasca ma hanno a cuore la città. Noi siamo assolutamente aperti e vogliamo coinvolgere quei pezzi di società civile che, guardando anche alla politica nazionale, non sono per la decrescita e non sono nemmeno per le parole d’ordine di Salvini”.
Malvezzi ha ricordato “il punto cardine della nostra proposta, il rilancio economico della città. Noi stiamo vivendo una fase di rallentamento, la gente per strada ci pone problemi legati al lavoro. Senza le imprese non c’è lavoro; abbiamo un indice di invecchiamento molto più alto del livello regionale e per contro quello di natalità tra i più bassi. Lo sviluppo passa anche da uno sviluppo sociale solido e duraturo, per questo abbiamo scelto di festeggiare le mamme, senza il coraggio di dare la vita la nostra società finisce. L’esperienza della famiglia è buona, positiva, è il nucleo fondante della società oltre che luogo all’interno del quale la vita si sviluppa”.
Gelmini ha anche appoggiato la candidatura di Massimiliano Salini alle Europee, unica presenza della provincia di Cremona (insieme al cremasco Christian di Feo di M5S) alla competizione: “Conosce le istituzioni europee, ha saputo e potrà ancora rappresentare le istanze lombarde in quel contesto. L’Italia non può essere fuori dall’Europa, istituzione da riformare senza scassarla”. Lo stesso Salini ha poi aggiunto: “La forza di un centrodestra unito sta nel dare una risposta alle domande più urgenti della popolazione. Chi vuole realizzare i propri talenti ha bisogno di una politica che normalmente sia abituata a valorizzare il lavoro e la libertà di impresa. Il reddito per noi è attaccato al lavoro, non staccato da esso come intende questo governo”. Riguardo l’Europa, “abbiamo chiuso l’esperienza coi socialisti che tanti danni hanno fatto, e abbiamo iniziato a costruire un centrodestra che diventerà la nuova guida”.
In merito ai recenti arresti che hanno colpito uomini di Forza Italia in Lombardia, Gelmini ha ribadito che il partito è “garantista ma è inflessibile con chi sbaglia, certo non siamo quelli dei processi mediatici. Un indagato non è un condannato. Domani ci sarà un direttivo regionale con gli eletti del partito e sarà l’occasione nella quale ci confronteremo e decideremo per quanto riguarda le cariche congelate il giorno stesso in cui l’inchiesta è venuta alla luce, ma che oggi devono essere ricoperte da persone di alto spessore etico e morale e consentire il prosieguo della campagna elettorale del partito che ha bisogno di una sua agibilità”.
Gelmini ha poi riaffermato la centralità di un welfare per l’infanzia che “aiuti le famiglie ad avere fiducia”, ricordando la sua proposta di legge riguardo l’occupazione femminile: “Troppe donne restano a casa dopo aver avuto un figlio perchè il costo delle baby sitter equivale a uno stipendio”. Nel programma di Malvezzi verrà introdotta la sperimentazione del quoziente famigliare e si lavorerà per dare un “riconoscimento alle aziende che fanno politiche di conciliazione. Bisogna inoltre promuovere le buone pratiche. Abbiamo già chiesto al direttivo di Confocooperative di incontrarsi con quello di Confindustria per mettere insieme le proprie esperienze, per uno sviluppo imprenditoriale che tenga conto delle esigenze delle donne e delle famiglie”.
E’ stato toccato anche il tema Aem e accordo Lgh – A2A a suo tempo duramente contestato dal centrodestra in consiglio comunale. “Noi non abbiamo sostenuto la modalità con cui quella fusione si è realizzata”, ha spiegato Salini. “Le forme di aggregazione delle municipalizzate sono le benvenute. Il problema è che c’è qualcuno che quando costruisce questi percorsi non lo fa tenendo conto di tutti i dettagli che devono avere come obiettivo la realizzazione del bene dei cittadini. Ci sono soggetti che sono abituati a costruire il bene delle forze politiche retrostanti e altri che hanno a cuore il mercato, la libertà di scelta dei cittadini e che costruiscono da sempre aggregazioni anche societarie finalizzate al meglio per i cittadini. Noi siamo l’antidoto all’occupazione politica dell’economia. Pensiamo che le aziende municipalizzate servano solo quando sono meglio dei soggetti privati, ma se non lo sono, si chiudono. L’antidoto alla corruzione è la diminuzione di politica dentro la vita economica, non tutti l’hanno capito, a Cremona soprattutto”. Sullo stesso tema, Malvezzi ha aggiunto che “Aem non è stata risanata, abbiamo ceduto la maggioranza dell’azienda, bisogna avere il coraggio di dirlo, in una trattativa diretta con un colosso importante. Può essere logico dal punto di vista di una strategia? Noi avremmo preferito un percorso più trasparente, all’interno di una competizione con altre realtà industriali, che avrebbe probabilmente consentito più vantaggi per il comune. L’approccio liberale per noi non è a corrente alternata”.