Lettere

La campagna elettorale e
la liuteria. 'Politici, lavorate
a favore del settore!'

da Primo Pistoni

Caro Direttore, un buon modo per i nostri politici (e magari non solo i nostri), di occuparsi di Liuteria potrebbe essere quello di lavorare a favore del settore “lottando” per portare l’I.V.A.sugli strumento musicali, dall’attuale 22% al 4% come per l’editoria, sarebbe una boccata di ossigeno per il mercato interno e inviterebbe anche i clienti esteri di area UE a pagare l’I.V.A. in Italia e non con la scusa ” che qui è troppo alta” pagarla altrove in Europa. Poi se sono bei caldi, dopo questo successo, affrontare la normative in materia di artigianato e Made in Italy e “lottare” nelle sedi opportune perché determinate categorie di artigianato con forte caratterizzazione artistico-tradizionale ( in Italia sono tante), possano fregiarsi del “100% Made in Italy” , escludendo così che il “semplice” Made in Italy ( che ricordo prevede che un bene possa essere costruito per il 75% all’estero e rifinito ed etichettato per il 25% in Italia) crei confusione nelle categorie artigiane. ( confusione cavalcata alla grande dai vari “pusher” di oggetti di artigianato sparsi ovunque ) Naturalmente è una opinione personale, maturata in 43 anni di attività , in merito poi agli eventuali “veti” posti da Cremona all’organizzazione di concorsi che prevedono la partecipazione di liutai non iscritti alla camera di Commercio, dico siamo a Cremona , già è difficile realizzare una Triennale senza “imbucati” non professionisti, arricchire di eventi senza regole, non direi no ma…parliamone.

Cordiali saluti
Primo Pistoni

 

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