Lettere

Corde dell'anima soppresso
perché non si sosteneva
economicamente

da Enrico Manfredini - Fare Nuova la Città

Desidero fare alcune precisazioni e considerazioni dopo gli interventi dei giorni scorsi dei colleghi consiglieri Ceraso e Sozzi.
È ritornato il tema, più volte discusso a suo tempo, de “Le Corde dell’anima”; Sozzi e Ceraso lamentano che l’Amministrazione Galimberti avrebbe soppresso la manifestazione, solo perché promossa e organizzata dall’Amministrazione Perri.?“Le Corde dell’Anima” è stato senza dubbio un evento interessante. Aveva però un punto debole: non si sosteneva economicamente. ?Ricordo che era arrivato a cumulare un deficit di circa 120.000 €, nonostante i considerevoli contributi dell’Assessorato alla cultura del Comune, il cui budget annuale era arrivato ad essere destinato, per oltre l’80% , alla sola manifestazione in questione.?Arriviamo al tema Museo del Violino. La nuova sede museale rappresenta certamente uno degli assi portanti per lo sviluppo del turismo a Cremona. Credo sia superfluo dire che non è sufficiente inaugurare un museo, seppur unico come quello del violino, per veder arrivare frotte di turisti in visita. Il numero raggiunto di 107.000 visitatori in pochi anni non solo non è scontato, ma è un importante risultato, frutto di un intenso lavoro di organizzazione, coordinamento e promozione, anche internazionale; le celebrazioni monteverdiane sono state moto importanti ad esempio e così pure tutte le missioni e le relazioni, anche con tour operator.

Il Museo del violino inoltre non è solo un Museo tradizionale, ma ha laboratori di ricerca e porta avanti un’idea di conservazione e di uso ad un tempo degli strumenti straordinari che custodisce: per questo è fondamentale il suo essere all’interno del Distretto culturale della liuteria, creato proprio in questi anni, che ne sta valorizzando appieno le potenzialità, con i nuovi percorsi delle Università, la scuola di liuteria e l’importantissimo lavoro in atto con i liutai. Ad esempio, ci sono richieste dall’estero per portare gli strumenti da noi e non il contrario. Il Distretto inoltre ci consente relazioni con altre istituzioni nazionali e internazionali impensabili prima. Ed anche questo è un circolo virtuoso che promuove ancora di più; anche questo è un grade risultato ottenuto, per nulla scontato e da continuare.

Questo il lavoro portato avanti dall’Amministrazione Galimberti in questi anni, in collaborazione con il MdV, e pensiamo stia portando i primi frutti. Per quanto riguarda le mostre realizzate a Cremona in questi anni, che secondo Ceraso e Sozzi hanno avuto bassi numeri di affluenza, se confrontate con mostre realizzate in città vicine, farei le seguenti considerazioni. Erano ormai anni che non venivano più proposte in città mostre; l’Amministrazione Galimberti ha ripreso a farle e già questo mi sembra un dato di rilievo!! Si tratta poi di mostre di notevole spessore scientifico e artistico che hanno permesso di approfondire temi rilevanti della cultura cittadina e nazionale, come ha anche ricordato Rodolfo Bona.?Il numero di visitatori delle mostre è quasi sempre strettamente legato a vari fattori: oltre al tema della mostra, notevole influenza assumono i budget promozionali di cui le mostre possono disporre (coperti quasi sempre da sponsor di rilievo) e la possibilità di entrare in un circuito che diffonda ad un pubblico interessato l’evento.  Occorre ricostruire una credibilità in questo ambito, che Cremona anni fa aveva, ma che è stata persa,  non avendo più fatto mostre per anni.?Credo che le mostre fatte vadano in questa direzione, visto anche i servizi giornalistici usciti su riviste di vario genere, che hanno recensito le mostre stesse.?Concludendo, confido che si possano mettere a fattor comune tutte le idee potenziali per sviluppare il turismo a Cremona, indipendentemente dalla provenienza: Cremona ci richiede questo!

 

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